Quello che ha questo pesce nella sua bocca stupisce tutti. Ecco di cosa si tratta.
Tutti conosciamo il pesce pagliaccio. Appartengono alla sottofamiglia dei Amphiprioninae e sono chiamati così per il loro aspetto. Infatti le livree colorate di diverse colorazioni tra il bianco, nero, azzurro ed arancione, lo fanno sembrare proprio un pagliaccio. Le macchie e le strisce ricordano quelle dei trucchi dei clown.
È uno pesci più belli e affascinanti dei mari. Il pesce pagliaccio è stato reso popolare grazie al cartone animato della Disney, Alla ricerca di Nemo. Questi si trovano per la maggiore nell’Oceano Indiano e sono presenti anche in parte minore nell’Oceano Pacifico. Ma è stato visto qualcosa di strano.
Infatti è comparso sul web un video davvero molto strano e curioso. Infatti il pesce pagliaccio nascondeva nella sua bocca qualcosa. Di seguito, andiamo a vedere tutti i dettagli.
Ecco cosa c’è nella bocca del pesce pagliaccio
Come abbiamo detto è comparso un video su Instagram, più precisamente sulla pagina biologicamente_91 che ha mostrato un pesce pagliaccio che nascondeva qualcosa nella sua bocca. Nel video si vede un pesce pagliaccio nella colorazione bianco che apre la bocca.
Mentre nuotava in modo goffo si nota qualcosa all’interno della sua bocca. Si tratta di un crostaceo isopode parassita. Il suo nome scientifico è Cymotha exigua ma in molti lo conoscono per il suo ‘soprannome’ ovvero pidocchio mangia lingua. Il nomignolo deriva dal fatto che questo parassita si insinua nella bocca dei pesci e ci resta aggrappato.
Questo parassita si intrufola nella bocca dei pesci nella sua fase larvale. Attraverso le branchie si attacca alla lingua e qui resta fino a quando non cresce. Si mantiene con dei particolari ganci e si nutre attraverso la lingua. Va a risucchiare i nutrienti necessari per sopravvivere.
Questo comporta un atrofizzazione della lingua del pesce a cui si aggrappa. Provoca uno stato di necrosi e la lingua rischia di staccarsi. A quel punto quando la lingua si stacca solo loro a prendere il suo posto. Anziché condannare il pesce a morte diventano la loro salvezza.
Si sostituiscono alla lingua in pratica e lo fanno agganciandosi ai muscoli del moncherino. In questo modo il parassita continua a vivere poiché si nutre del sangue e dei nutrienti dello stesso pesce. Questo diventa un lingua a tutti gli effetti ed è il pesce a gestirla e a muoverla.
Diventano quindi l’uno dipendente dell’altro. Vivono insieme per sempre così. Il mare è infatti pieno di parassiti e questo è solamente uno dei tanti esempi. Ad esempio ci sono anche quelli che si attaccano al guscio delle tartarughe. Si chiamano cirripedi e le vanno completamente a ricoprire.