Negli Stati Uniti le compagnie aeree le studiano di tutte per far fronte alla crisi e cercare di guadagnare più soldi. In un mercato sempre più concorrenziale tutto diventa extra: su alcuni vettori ora persino il bagaglio a mano si paga adesso. E sempre più voci si aggiungono alla lunga lista di supplementi per i quali dover sborsare denaro in più per poter viaggiare più comodi.
Le low cost come Ryanair e easyJet ci hanno abituato a rinunciare ad alcuni privilegi e comodità per pagare di meno il biglietto aereo, e la scelta è stata vincente. Ma quando una filosofia aziendale diventa estrema allora non si tratta più di far risparmiare, ma di prendere in giro i consumatori. Ed è quello che sta succedendo negli Usa dove alcune compagnie hanno deciso di aggiungere come extra al prezzo del biglietto la possibilità di scegliere un posto vicino al finestrino o al corridoio, cioè quelli più confortevoli. Delta Airlines, American Airlines, e le low cost US Airways, Frontier Airlines, Spirit Airlines sono tra quelle che già adottano questo sistema di pagamento, con tariffe supplementari che vanno dai 29$ dei voli domestici, ai 59$ dei voli internazionali.
Pronte le proteste delle associazioni di consumatori supportati dai loro avvocati, che vedono in quella che sarebbe una manovra anti-crisi semplicemente un altro pretesto per fare soldi. La lamentela principale è quella di impedire, con la scelta dei posti a pagamento, la possibilità a gruppi di persone di viaggiare assieme. Se c’è chi può permettersi di sborsare dei soldi in più per viaggiare più comodo lo farà sicuramente a discapito di chi quel denaro non lo vuole spendere, occupando posti che potrebbero andare regolarmente a persone che hanno effettuato per primi il check in. Questo va a discapito soprattutto delle famiglie, che si vedranno distribuite in sedili che non sono sulla stessa fila: pensate a una mamma che debbia viaggiare lontana da suo figlio.
E lo stesso problema si verifica adesso con la United Airlines, che ha abolito l’imbarco prioritario per le famiglie e gli anziani. Non ci sarà più per queste categorie di viaggiatori la possibilità di accedere alle prime file, le più comode ed essenziali per le loro esigenze. Ora chi vorrà salire prima in classe economica dovrà pagare dai 5 ai 10$: una pratica fondamentale nella politica del low cost, con l’unica differenza che la United è un vettore di linea e una delle più grandi compagnie al mondo. E l’idea potrebbe estendersi in futuro anche altrove. Questo sfruttando anche la propensione di molti uomini d’affari che non avrebbero problemi a pagare per garantirsi posti in prima fila. Come al solito il denaro fa girare il mondo, e chi ci rimette sono le classi più deboli.
Foto da Flickr
Ciao, ti vedo ferrato sull’argomento.
Devo fare una tesi su questa materia, potresti indicarmi qualche link di articoli di giornale, americani e italiani che parlino di questo?
Ti ringrazio