In alcune regioni italiane questo fenomeno è davvero preoccupante. Le spiagge sono invase ma è nata un’iniziativa. Ecco qual è.
Le spiagge italiane sono molto frequentate, soprattutto con l’arrivo dell’estate. C’è però un fenomeno preoccupante soprattutto in alcune regioni italiane. Sempre più plastica sta ricoprendo le spiagge e di conseguenza anche i mari. Inevitabilmente tutta la plastica finisce nello stomaco dei pesci. Ma è nata un’iniziativa interessante.
La plastica sommerge le spiagge: un fenomeno preoccupante
Come abbiamo detto le spiagge italiane sono molte belle ma purtroppo inondate di plastica soprattutto negli ultimi anni. Tutta questa plastica presente in mare che poi si riversa sulla riva minaccia l’intera salute dell’ecosistema marina dato che si tratta di un materiale inquinante e non biodegradabile.
Nonostante la sensibilizzazione sul tema della plastica negli ultimi anni questa rimane tanta dato l’utilizzo che è avvenuto per decenni. Ora si cerca di rimediare utilizzando quanta meno plastica possibile. Dagli imballaggi che si preferiscono in carta all’utilizzo di stoviglie biodegradabili in caso di feste, ad esempio.
Questi sono solamente alcuni degli esempi. Poiché si potrebbe evitare di comprare plastica in molti modi. Negli anni sono state trovate delle soluzioni per ovviare al problema e per comprare sempre meno plastica. Basti pensare ai depuratori per l’acqua o i detersivi venduti “alla spina”.
Negli ultimi tempi è nata però un’interessante iniziativa che si inizia a vedere anche sulle spiagge italiane. Stiamo parlando dei pesci mangia plastica che sono diventati dal 2019 il simbolo della lotta all’inquinamento. Di seguito, nel prossimo paragrafo, andremo a vedere nel dettaglio di cosa parliamo.
Pesci mangia plastica anche in Italia
Come abbiamo detto i pesci mangia plastica sono il simbolo per la lotta all’inquinamento. Si presentano come delle scultura a forme di animali marini e solitamente di pesce. Sono dei veri e propri contenitori dove poter accumulare la plastica all’interno. Qui infatti è possibile depositare oggetti di plastica.
In Italia si trovano in diverse regioni italiane, ne citiamo alcune tra cui Liguria, Sicilia, Puglia ed Emilia Romagna. È questo un modo anche per sensibilizzare verso le vittime che la plastica fa in mare. Ogni giorno infatti dei pesci incontrano della plastica lungo il loro cammino e la mangiano morendo così per intossicazione.
Negli anni quest’iniziativa è stata accolta da molte regioni in Italia e non solo perché anche all’estero si trovano spesso queste installazioni per le strade vicino le spiagge. La distribuzione di questi pesci mangia plastica è un cammino verso la sensibilizzazione ma anche verso la tutela del territorio.
La presenza di plastica infatti è tanta, troppa. Dal 2000 la plastica si è triplicata e nel 2019 la produzione è stata raddoppiata passando a 460 milioni di tonnellate. Purtroppo solamente una piccola parte di questa può essere riciclata e si parla di circa il 9%.
Infatti la maggior parte della plastica non è idonea ai processi di riciclo e per questo motivo viene scartata. Finisce negli inceneritori, in discariche controllate oppure viene abbandonata e gettata nell’ambiente.