Una vicenda che ha fatto molto scalpore per una questione di prezzo. Lo scontrino è assurdo in questo ristorante milanese.
Quando si parla di cibo, soprattutto nel nostro paese, gli animi si scaldano facilmente. Per noi italiani la buona tavola è una tradizione, mangiare bene una vera missione e questo in ogni regione, con differenze rispetto a prodotti e ricette. Grande attenzione la si pone non solo alla qualità di quello che viene messo a tavola, ma anche ai prezzi.
Lo scontrino è assurdo, ecco dove
Quando si parla di ristoranti poniamo giustamente la dovuta attenzione non solo alla qualità dei prodotti e delle ricette, ma a diversi fattori. Il prezzo è una di queste. Il settore della ristorazione ovviamente non è esente dai numerosi rincari che stanno colpendo il nostro paese.
Colpa della crisi economica innescata anche dalla recente pandemia. Per far fronte alle ingenti spese, sono diversi gli esercizi commerciali che hanno dovuto ritoccare il loro listino prezzi e i ristoranti sono tra i primi ad averlo fatto. In alcuni casi però lasciando i clienti a bocca aperta.
Come nel caso di questo ristorante milanese, che ha non poco fatto arrabbiare un cliente in particolare. Lo scontrino è assurdo e lui decide di condividerlo sui social. Che i prezzi nel capoluogo lombardo siano talvolta esagerati non è un segreto. Che si parli di affitti, spesa alimentare, attività varie, Milano è una delle città più care in Italia. Non stupisce dunque che in città per una cena di pesce, come in questo caso possa avere un conto davvero salato.
In questo caso però non ci riferiamo ad un conto totale. Il problema del ristoratore è su una pietanza particolare, dal prezzo decisamente troppo elevato a suo parere.
Le linguine all’astice della discordia
A scatenare l’ira del cliente proprio un piatto di linguine all’astice. Un piatto prelibatissimo e cucinato in lungo e in largo in tutta la penisola. Si tratta di una ricetta di pesce davvero prelibata, dove il protagonista è questo crostaceo dal sapore delicatissimo, simile a quello dell’aragosta. Certamente una materia prima che ha costi elevati per il ristoratore in primis, perché richiede tecniche di pesca davvero particolare e deve essere trasportato e conservato con estrema attenzione.
Diciamo quindi che si tratta di un primo piatto non particolarmente economico. Ma tornando allo scontrino di questa cena a Pioltello, il prezzo per 4 persone è stato di 139 euro. Il menù era composto da un antipasto di pietanze crude e cotte per 30 euro, dei gratinati di pesce per 20 euro. E come prima portata un risotto alla pescatora per 28 euro e le famose linguine all’astice. Il cui prezzo, udite udite era di 40 euro!
Pur ammettendo che le porzioni di ogni piatto erano decisamente abbondanti, il cliente ritiene però esagerato questo prezzo per l’astice. Spiegando che esistono zone in Italia dove con il prezzo di un solo primo piatto come questo si può pagare un intero pranzo senza perdere in qualità. Sicuramente dice, si paga anche il luogo, il servizio, la zona.
Gli utenti del web si sono scatenati. C’è chi è dalla parte del cliente, portando esempi come il costo dell’astice in zone come Napoli o Salerno, decisamente inferiore a questo. E c’è chi invece ritiene che il prezzo sia adeguato considerato che un crostaceo di questo tipo costa già 40 euro al chilo e pensando ai costi di prodotti aggiuntivi e manodopera, non si poteva fare altrimenti. La replica del ristoratore non c’è ancora stata. Chissà se si farà attendere.