Posti più inaccessibili al mondo: quali sono e dove si trovano i luoghi proibiti del pianeta

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[didascalia fornitore=”altro”]Foto Shutterstock | CloudOnePhoto[/didascalia]

Alcune delle aree più affascinanti del nostro pianeta risultano inaccessibili, spazi inviolabili oltre i quali nulla si sa e di cui molto si fantastica fino alla consacrazione di vere e proprie leggende. Pensiamo alla celebre Area 51, nel cuore del deserto del Nevada, da sempre fulcro di presunti segreti inconfessabili su entità di vita aliene e oggetti volanti extraterrestri.

Ma non sempre, tra i posti impossibili da visitare, si parla di Ufo: ecco quali sono e dove si trovano, in un viaggio spesso ai confini della realtà che abbraccia diversi campi, dalla natura alla scienza (e uno è tutto italiano)…

Deposito globale di semi delle Svalbard – Svalbard Global Seed Vault (Norvegia)

deposito semi Norvegia

[didascalia fornitore=”altro”]Foto Shutterstock | ginger_polina_bublik[/didascalia]

Si trova in Norvegia l’impianto di stoccaggio a freddo più inaccessibile al mondo. Situato nell’arcipelago delle isole Svalbard, precisamente sull’isola di Spitsbergen, a circa 1.300 km dal Polo Nord, è un deposito globale di semi ricavato all’interno di una montagna pensato per la conservazione di sementi potenzialmente utili alla rinascita dopo un disastro di proporzioni planetarie.

250 milioni di semi da tutto il mondo vi si troverebbero custoditi, da usare soltanto in caso di estrema necessità. Possono entrare soltanto pochi ricercatori.

Radiotelescopio FAST (Cina)

Il FAST, acronimo di Five hundred meter Aperture Spherical Telescope (“Telescopio con apertura sferica di cinquecento metri”) è un radiotelescopio collocato nel sudovest della Cina, in un seno naturale della contea di Pingtang, provincia del Guizhou. Si tratta della struttura di questo tipo più grande e sensibile al mondo, in grado si surclassare il “mostro” tecnologico del celebre Osservatorio di Arecibo.

È formalmente operativo dal gennaio 2020, grande come 30 campi da calcio (con il suo mezzo chilometro di diametro) e accessibile a pochi astronomi al mondo, previa rigida selezione, per sondare l’Universo e i misteri della sua genesi ed evoluzione. Soprannominato “China Sky Eye”, FAST sarebbe in grado di ricevere fino a 38 gigabyte di informazioni al secondo.

Queimada Grande (Brasile)

Isola dei serpenti

[didascalia fornitore=”altro”]Foto Shutterstock | DedeDian[/didascalia]

L’isola al largo della costa di San Paolo, in Brasile, è una delle aree inaccessibili del nostro pianeta. Si stima sia infestata da oltre 4.000 esemplari di serpenti tra i più velenosi al mondo, in cui spicca la specie Bothrops insularis (ferro di lancia dorato), un crotalo considerato tra i più pericolosi della Terra dotato di un veleno che potenzialmente può uccidere una persona in meno di un’ora.

Soprannominata comprensibilmente “Snake island” (“L’isola dei serpenti”), Queimada Grande è fonte di storie paurose e leggende.

Archivio segreto vaticano (Città del Vaticano)

Archivio segreto vaticano

[didascalia fornitore=”altro”]Foto Shutterstock | Nordic Moonlight[/didascalia]

Dal 2019 il suo nome, per volere di Papa Francesco che ne ha ripristinato quello originario imposto da Paolo V, è Archivio apostolico vaticano. Si tratta dell’archivio centrale della Santa Sede, dove sono custoditi tutti gli atti e i documenti che riguardano il governo e l’attività della Chiesa e del Pontefice, oltre a tutte le carte degli uffici connessi al Vaticano. È uno scrigno di contenuti impossibile da visitare se non attraverso una rigidissima selezione, ritenuto “la biblioteca più inaccessibile al mondo“.

Al suo interno, un patrimonio documentario che copre un arco cronologico di circa dodici secoli (VIII-XX), costituito da oltre 600 fondi archivistici. Si estende per 85 km lineari di scaffalature, collocate, tra l’altro, nel “Bunker”, un locale sotterraneo su due piani ricavato nel sottosuolo del Cortile della Pigna dei Musei Vaticani.

Area 51 (Stati Uniti)

Area 51

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Nel cuore del deserto del Nevada, Stati Uniti, sorge una zona militare da decenni al centro di miti e leggende. Sulla struttura vige la massima segretezza governativa, e negli anni si sono moltiplicate le ipotesi che al suo interno si studino Ufo e alieni.

“Top secret” è l’imperativo attorno a cui ruotano le attività che vi si condurrebbero, una “legge” non scritta a cui tutto il personale deve sottostare. Impossibile violarne i sigilli: l’accesso è assolutamente vietato.

Isola Niihau (Hawaii)

Isola Niihau

[didascalia fornitore=”altro”]Foto Shutterstock | Finding Focus Photography[/didascalia]

Niihau è la più piccola delle isole abitate delle Hawaii, e l’accesso dall’esterno è assolutamente vietato. Chi vi risiede è nato lì, e per i turisti non c’è possibilità di visitarla. Luogo tra i più proibiti sul pianeta, sarebbe completamente sprovvisto di strade asfaltate, reti idriche, elettriche e mezzi di trasporto. Persino l’attuale numero di abitanti sarebbe sconosciuto.

L’isola, grande appena 180 chilometri quadrati, è circondata da scogliere e spiagge formate da grandi distese di conchiglie, e il traffico è ammesso soltanto in uscita: i residenti possono lasciare la loro terra e tornarvi quando vogliono, a patto che non ci siano “intrusi”.

RAF Menwith Hill (Regno Unito)

Menwith Hill

[didascalia fornitore=”altro”]Foto Shutterstock | Phil Silverman[/didascalia]

RAF Menwith Hill è una stazione situata nello Yorkshire, Regno Unito. Si tratta di un complesso di strutture radar coperte da cupole, note come radome, di proprietà del Ministero della Difesa ma gestito congiuntamente dai servizi di intelligence britannici e americani come stazione di ascolto.

Secondo la stampa inglese, si tratterebbe della più grande stazione per la sorveglianza elettronica al mondo: quasi 300 ettari, sottoposti a ferrea vigilanza e totalmente inaccessibili, ospitano due grandi edifici operativi e oltre 30 cupole che somigliano a enormi palline da golf. Nessuno sa quale sia la sua esatta funzione.

L’Isola che non c’è (Islanda)

Surtsey Island

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Tutti la chiamano “Isola che non c’è”, e a giudicare dalla sua strana storia Surtsey Island è proprio questo: un posto che non esiste. Si tratta di un’isola vulcanica al largo della costa meridionale dell’Islanda, formatasi nel 1963 dopo un’eruzione che sarebbe durata circa 4 anni.

Soltanto un ridottissimo numero di scienziati ha il permesso di atterrarvi, mentre l’unico modo che tutti gli altri hanno di vederla da vicino è sorvolarla con un aereo. Nel 2008 l’Unesco l’ha dichiarata patrimonio dell’umanità.

Grotte di Lascaux (Francia)

Grotte Lascaux

[didascalia fornitore=”altro”]Foto Shutterstock | spatuletail[/didascalia]

Sono uno dei siti più suggestivi e importanti al mondo, ma le Grotte di Lascaux sono irraggiungibili. Il celebre complesso di caverne nella Francia sud-occidentale, scoperto nel 1940 vicino al villaggio di Montignac, dal 1963 è vietato al pubblico e da allora risulta inaccessibile (a causa dei danni provocati nel tempo da migliaia di visitatori).

Dal 1979 sono patrimonio Unesco, definite “la cappella Sistina del Paleolitico”, queste grotte contengono 900 opere di arte parietale risalenti al Paleolitico superiore (circa 17mila anni fa).

Tomba di Qin Shi Huang (Cina)

esercito terracotta Qin Shi Huang

[didascalia fornitore=”altro”]Foto Shutterstock | Mirko Kuzmanovic[/didascalia]

Uno dei tesori inaccessibili del nostro pianeta è la tomba di Qin Shi Huang, primo imperatore della Cina, ancora oggi un vero e proprio mistero per archeologi e turisti. Il suo corpo fu sepolto in un mausoleo circondato da un vero e proprio “esercito” di circa 8.000 statue di guerrieri in terracotta, una collezione unica e dal valore inestimabile diventata parte del Patrimonio dell’Unesco e sotto la protezione del governo cinese.

L’accesso è vietato, e gran parte degli ambienti che compongono questa straordinaria meraviglia archeologica risultano sigillati e inesplorati.

Fossa delle Marianne (Oceano Pacifico)

Fossa Marianne

[didascalia fornitore=”altro”]Foto Shutterstock | jefferyhamstock[/didascalia]

La fossa delle Marianne è la depressione oceanica più profonda al mondo, considerata uno dei luoghi più inaccessibili del pianeta per eccellenza. Il punto di massima profondità è a 11 chilometri sotto il livello del mare, sottoposto a una pressione estrema, nel cuore dell’Oceano Pacifico tra Giappone, Filippine e Nuova Guinea.

Per studiarla, gli scienziati usano robot sottomarini, ma i suoi segreti sono in gran parte ancora tali.

Club 33 di Disneyland (Stati Uniti)

Disneyland

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Il misterioso Club 33 di Disneyland alimenta fantasie e leggende intorno alla galassia di Walt Disney. Si tratta di un luogo segreto e inaccessibile ai più, incastonato nel celebre parco divertimenti di Los Angeles in New Orleans Square. L’ingresso è consentito a un ristretto gruppo di persone, vip che al suo interno, oltre la porta su Royal Street, non possono portare telefoni, macchine fotografiche o altri dispositivi.

Un chiaro indizio dell’esclusività di questo posto, intorno a cui gravitano fantasie e un alone di magia, è che nel 2011 la waiting list per farne parte aveva una lista di attesa lunga 14 anni. Solo alcune star di Hollywood e l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama avrebbero avuto l’onore di varcare la sua soglia, tanto celebre quanto blindata.

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