Un reperto di 4000 anni fa, o forse anche di più, è attualmente l’argomento di discussione per gli archeologi tra i più entusiasmati degli ultimi tempi. Si tratta di un ritrovamento avvenuto vicino al sito di Stonehenge.
Se ci chiedessero di stilare un elenco delle cose che ci vengono in mente pensando all’Inghilterra, dopo Londra e la Regina Elisabetta di certo il terzo posto in lista sarebbe occupato dal sito di Stonehenge.
Questo straordinario posto mistico è infatti l’area archeologica più visitata del Paese e quella che da sempre desta più interesse e curiosità. Si trova a pochi chilometri di distanza da Salisbury, una cittadina che ancora oggi fa parlare di sé e questa volta per una nuova scoperta.
Un reperto di 4000 anni fa nei pressi di Stonehenge sconvolge gli archeologi
Da adesso in poi i dintorni di Salisbury non saranno più conosciuti solo per ospitare i megaliti più famosi del mondo. A poca distanza dalla mitica Stonehenge, un team di archeologi della Cotwold Archaeology ha condotto dei lavori di scavo, per la precisione nei pressi di un complesso residenziale. Ciò che hanno trovato è qualcosa di davvero sorprendente e inaspettato che potrebbe risalire a tempi antichissimi.
Si tratta di un cimitero di tumuli di dimensioni esorbitanti. Il sito secondo i primi studi potrebbe avere dai 3500 ai 4000 anni se non di più.
I tumuli ritrovati nel sito hanno una forma circolare. Questo genere di tumuli è comparso per la prima volta in epoca neolitica, ma gli esperti hanno portato alla luce edifici simili anche in periodi successivi.
I tumuli più frequenti dell’epoca sono caratterizzati da una sepoltura in posizione centrale e un fossato tutt’intorno. Per quanto riguarda le dimensioni, possono misurare dai 10 ai 50 metri di diametro. Inoltre ve ne sono alcuni destinati a una sola sepoltura e altri che invece possono accoglierne anche più di una.
Un vasto cimitero di tumuli vecchi 4000 anni
Il cimitero nei pressi di Stonehenge è costituito da circa venti tumuli organizzati in gruppi. Si pensa tuttavia che possano essercene altri visto e considerato che i lavori di ricerca non sono ancora terminati.
Gli esperti hanno anche ritrovato una fossa comune all’interno della quale erano custoditi resti di uomini e bambini che non è stato possibile riconoscere. Gli scheletri infatti non erano accompagnati da nessun tipo di corredo funebre che potesse fornire qualche informazione in più sulla loro provenienza o sulla loro identità. A fornire queste notizie infatti ci penseranno gli studi e gli approfondimenti al radiocarbonio delle prossime settimane.
In un altro tumulo circolare, invece, gli archeologi hanno rinvenuto una specie di nascondiglio per corna di cervo. Questo materiale era molto ricercato dalle antiche popolazioni e utilizzato per lo più per la creazione di utensili, armi e pettini oppure per portare avanti dei rituali.
Un’altra area ha poi rivelato una terrazza coltivata e un insediamento risalente al periodo che va dall’età del bronzo a quella del ferro, caratterizzata da fosse dove probabilmente venivano smaltiti i rifiuti oppure immagazzinati i cereali.
In ogni caso, tutti questi reperti dovranno essere analizzati in maniera più approfondita da chi di competenza così da poterne sapere di più. Intanto le ricerche continuano e solo dopo aver raccolto tutto il materiale necessario i ricercatori si metteranno al lavoro per scrivere una nuova e interessante pagina di storia.