Una scoperta definita senza alcuna esitazione da parte degli archeologi come la più importante del ventunesimo secolo. Riguarda la Piramide di Giza e sta emozionando tutto il mondo, scopriamo insieme di che si tratta.
Il complesso funerario risalente all’antico Egitto più importante e famoso al mondo. Quello della necropoli di Giza interessa da sempre storici ed archeologi dell’intero pianeta, grazie alle numerose scoperte effettuate al suo interno, ma anche per tutto quello che ancora c’è da scoprire. Attorno al complesso delle tre piramidi di Cheope, Chefren e Micerino ci sono studi in continua evoluzione. E uno di questi ha appena portato a termine una scoperta sensazionale.
Piramide di Giza la nuova scoperta, di che si tratta?
Attorno a questa scoperta gli archeologi stavano lavorando alacremente da anni. Un processo lunghissimo dovuto alla volontà di non alterare o distruggere in qualche modo la struttura della piramide in questione.
Oggetto della scoperta è la più grande delle tre, la piramide di Cheope o piramide di Khufu. Antichissima e costruita secondo gli storici in onore dell’omonimo faraone, il cui sepolcro è ancora in fase di ricerca.
Alta circa 137 metri, negli anni è stata oggetto di diverse scoperte. Il più celebre è sicuramente quello denominato come “passaggio ascendente”, che conduce ad una stanza chiamata “camera della Regina”, e ad una galleria di 46 metri.
Ora incredibilmente, il team all’opera sulla leggendaria piramide rivela la scoperta di un nuovo tunnel all’interno, lungo ben 9 metri e posto dietro l’entrata principale.
L’innovativo progetto di ricerca ScanPyramids
Ad occuparsi dell’incredibile lavoro di ricerca è un progetto innovativo noto come ScanPyramids. Si tratta di un progetto internazionale nato però in Egitto, coordinato dall’Università de Il Cairo.
Fondamentalmente tramite tecnologie all’avanguardia, ScanPyramids si occupa di scansionare letteralmente le piramidi presenti in territorio egiziano per rilevarne vuoti all’interno e da qui elaborare se conducano a corridoi, stanze, tutto quello che non è stato possibile individuare tramite scavi. E tutto senza alterare la struttura dell’edificio prescelto.
Le indagini effettuate sulla piramide di Cheope e rese note da pochissimo con una conferenza stampa proprio davanti al complesso funerario di Giza, confermano quanto si sospettava da tempo. Un tunnel lungo 9 metri e largo 2. Un corridoio che secondo le prime ipotesi sarebbe stato progettato per alleggerire la struttura generale.
O forse, e questa è la speranza degli archeologi, potrebbe condurre ad una stanza mai rilevata prima. Non una stanza qualsiasi, ma quella contenente il sepolcro di Cheope, la cui ricerca va avanti da anni.
Piramide di Giza, i metodi di ricerca sull’imponente struttura
ScanPyramids ha operato in due fasi sull’edificio, entrambe iniziate nel 2015. Un’ispezione sommaria che ha dapprima individuato il vuoto nella zona in cui è stata poi confermata la presenza del tunnel.
Secondariamente sono iniziate le operazioni tramite particolari tecniche. I tecnici hanno effettuato delle vere e proprie “radiografie” nella porzione interessata, utilizzando georadar, e test ad ultrasuoni. In particolare il team va particolarmente fiero del metodo di raggi cosmici di muoni. Si tratta di particelli simili ad elettroni, che vengono assorbiti dal materiale che si sta scansionando mentre lo attraversano, restituendo un flusso di dati in grado di individuare spessore e volume di una determinata porzione presa in esame. In questo caso il vuoto che poi si è rivelato il tunnel.
Tecnologie di questo tipo spesso vengono utilizzate anche dai vulcanologi. Tornando al tunnel, pare che non sia possibile accedervi esternamente, ma gli archeologi si dicono convinti che nasconda qualcosa nella parte inferiore. La sua forma è a “chevron”, quindi a V rovesciata.
Una scoperta epocale, forse la più importante del nostro secolo, hanno dichiarato in conferenza stampa, molto emozionati. L’archeologo ed egittologo Zahi Hawass la definisce importante perché convalida gli sforzi di ScanPyramids. Questo significa che il progetto potrà continuare per individuare nuove eventuali strutture ancora da scoprire sull’edificio. Inoltre si spera che il tunnel porti ad una camera segreta. Gli esperti dibattono da anni sulla funzione della piramide di Giza come sepolcro, e sperano presto di poter rintracciare il perduto faraone a cui è stato dedicato.