Pinguini al Polo Sud: le foto più belle tra giochi e nuotate

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I pinguini, che vivono in gran parte al Polo Sud, ma si possono osservare in natura anche in altri luoghi dell’emisfero australe come isole Galapagos, isole Falkland, sud di Cile ed Argentina, Australia, Nuova Zelanda e molti altri stati e isole, hanno da sempre attirato moltissimi scienziati, ma anche temerari turisti incuranti del freddo, che hanno cercato di capire qualcosa di più sulla vita di questi simpatici animali. I pinguini rappresentano l’evoluzione di uccelli simili ai gabbiani ma, pur essendo uccelli, appunto, non volano: nonostante durante le loro storia abbiano saputo anche volare, ora non ne sono più capaci, e usano le ali come pinne, dato che sono eccellenti nuotatori e tuffatori, e mentre nuotano possono raggiungere una velocità di 40 chilometri orari.

Ci sono diverse specie di pinguini che abitano l’Antartide e le isole vicine, e tra le più note troviamo: il pinguino imperatore, il più grande, che raggiunge il metro di altezza, e unico, insieme al pinguino di Adelia, a riprodursi in Antartide; il pinguino reale, molto simile al pinguino imperatore ma più piccolo; il pinguino papua, che è il migliore e più veloce nuotatore tra i pinguini; i pinguini crestati, che nidificano più a nord, tra le isole intorno all’Antartide e le coste dell’Australia, della Tasmania e della Nuova Zelanda; ed infine il pinguino artico, molto piccolo. Come abbiamo accennato, sott’acqua i pinguini si muovono con agilità, velocità ed eleganza, e sono considerati dei subacquei eccezionali: le specie più grandi infatti arrivano ad immergersi fino a 400 metri di profondità anche per tempi molto lunghi (15 minuti), contando che normalmente devono saltare fuori dall’acqua per respirare, proprio come i delfini. Nelle profondità del freddissimo mare antartico i pinguini cacciano pesci, crostacei e calamari, ma allo stesso tempo devono guardarsi le spalle dai loro predatori, che sono orche, leoni marini e foche leopardo, gli unici animali abbastanza veloci da attaccarli. Quando depongono le uova e tornano sulla terraferma poi, i genitori si alternano durante la cova, che dura dai trenta ai sessanta giorni, non solo per proteggere i futuri cuccioli dal freddo, ma anche per evitare che le uova vengano prese da uccelli predatori come i gabbiani o addirittura dagli stessi pinguini, che hanno la brutta abitudine di rubare le uova degli altri. Quando i piccoli vengono alla luce, i pinguini ritornano in mare e migrano verso regioni in cui la pesca è più abbondante.

Pur essendo degli eleganti e veloci nuotatori, i pinguini quando sono sulla terraferma hanno un’andatura dondolante piuttosto lenta e davvero buffa, e raggiungono delle velocità elevate solo quando giocano sulle distese ghiacciate e si lanciano in scivolata sulla pancia. Il motivo della strana camminata dei pinguini sta nel risparmio energetico, necessario negli ambienti rigidi in cui vivono. I pinguini si muovono infatti sfruttando il moto armonico, una sorta di pendolo invertito: durante il moto del pendolo infatti, c’è una continua trasformazione di energia potenziale in energia di movimento, e così l’unica energia dispersa è quella dovuta agli attriti. In questo modo i pinguini riescono a risparmiare fino all’80 % di energia rispetto ad una deambulazione tradizionale!

Vi siete chiesti come mai i pinguini vivono solo al Polo Sud e non anche al Polo Nord? La risposta è molto semplice e sta nelle numerose differenze che esistono tra Artide ed Antartide: il Polo Sud infatti è un continente vero e proprio, con terraferma innevata e fredda, che quindi fornisce delle basi abbastanza favorevoli per lo sviluppo della vita e per mettere i pinguini e gli altri animali in condizione di costruire delle colonie. Il Polo Nord invece è una regione costituita da mare ghiacciato, banchine e iceberg, ma sotto l’acqua non c’è terraferma, e questo fattore influisce sullo sviluppo di forme di vita.

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