Un cammino di 70 chilometri per ripercorrere la storia di Gesù, quattro giorni per rivivere l’emozione di una storia unica.
Il cammino di Gesù inizia proprio da Nazareth, la sua città natale. Oggi è una delle più grandi città di Israele e che, più di 2mila anni fa, fu il luogo che vide nascere il Cristo. Un evento che, in molti paesi del mondo, ritorna puntuale ogni 25 dicembre.
Il viaggio si conclude, poi, a Cafarnao, un paese che si affaccia sulle acque del lago di Tiberiade e che fu la patria di San Pietro. Una volta partiti, la prima tappa è Cana. Qui ci si può fermare ad ammirare la basilica che ricorda il miracolo celebrato nei Vangeli.
Si riprende, poi il cammino per arrivare a Zippori, luogo dove si pensa che San Giuseppe lavorò come carpentiere. L’ultimo giorno e, quindi, l’ultima tappa è il villaggio di Migdala, la città natale di Maria Maddalena. Sulle rive del lago di Tiberiade si trova una basilica molto famosa.
Luoghi dei miracoli
Ed è quella che ricorda il miracolo della Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci di Tabgha. Durante il percorso si possono incontrare posti molto diversi tra di loro che raccontano storie che vengono da molto lontano. Come l’Altopiano di Hattin, un tempo un villaggio, poi abbandonato negli anni ’40 del ‘900.
Qui ebbe luogo una sanguinosa battaglia nel 1187 durante la quale l’esercito di Saladino sconfisse prima i crociati e, poi, riconquistò Gerusalemme. Poco lontano da qui si passa dal Santuario Nazionale dei Drusi, i resti del complesso di Nebi Shu’eib.
La sinagoga di Arbel, invece, si presenta ancora come un tempo, grazie alle opere di restauro. Si trova sulla via del Parco Nazionale, reso famoso dallo storico Flavio Giuseppe che descrisse in un’opera le gesta dell’esercito di re Erode il Grande.
Questo cammino che attraversa le stesse terre che, secondo la storia, calpestò anche Gesù, è stato inaugurato nel 2008. Fu un israeliano ad idearlo, Maoz Inon, con l’aiuto di due americani, Davide e Anna Landis.
Conosciuto come Jesus Trail, attraversa da ovest ad est la Galilea. Quando si decide di iniziare il percorso, i partecipanti si incontrano tutti insieme in una stanza di un palazzo storico che risale all’800.
Case, fattorie, ostelli ospitano i camminatori
Venne abbandonato nel 1948, e oggi rivive come albergo ed ostello. Durante il percorso ci sono altre strutture simili, con millenni di storia, che, oggi, ospitano chi decide di intraprendere il cammino di Gesù.
Come, per esempio, a Cana, dove una famiglia ha trasformato la propria casa in un ostello. Oppure a Ilanya, un villaggio agricolo, dove, un ex istruttore dell’esercito, Shahar Barkai, ospita i camminatori in confortevoli tende, a fianco della sua fattoria biologica.