Perché manca una parte del Colosseo?

 Il Colosseo è uno dei monumenti storici più famosi al mondo, ma il tempo non è stato clemente e ne ha danneggiato una parte, vediamo perché.

Anfiteatro romano
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L’Anfiteatro Flavio, o con il nome più conosciuto, Colosseo, è il più grande anfiteatro romano al mondo. Può ospitare fino a 87.000 spettatori. Si trova nel centro storico della città di Roma ed è il più importante monumento romano che noi oggi possiamo ammirare.

Vespasiano iniziò la sua costruzione nel 70 d.C. e venne conclusa da Tito che lo inaugurò nell’80 d.C. Durante l’impero di Domiziano, nel 90 d.C., vennero poi apportate alcune modifiche. A quell’epoca naturalmente il Colosseo era integro ed utilizzato in tutte le sue parti.

Con il tempo ovviamente e, soprattutto, con le due guerre mondiali l’anfiteatro romano ha subìto dei danni importanti. Non solo a causa dell’uomo, ma anche in seguito ad alcuni terremoti piuttosto importanti.

Il primo di cui si ha memoria è avvenuto tra il 484 e il 508 d.C. In quell’occasione sembra che l’anfiteatro abbia avuto il crollo di diverse colonne e capitelli nella parte nord – est e sud – est della struttura.

Eventi sismici

Molti anni più avanti, nel 1349, un altro terremoto fece crollare altre parti in altre zone. Il terremoto del 1703 ha distrutto due o tre archi del lato sud del Colosseo e quello del 1812 ha fatto cadere alcune parti del cornicione.

Un altro evento sismico avvenne qualche anno più tardi, nel 1899. Questo episodio non fu, però, molto grave. Causò, infatti, il distacco e la caduta solo di qualche pietra. Quello del 1979 provocò, invece, diversi danni.

Distrusse parte del penultimo piano e la caduta di alcune parti che erano state ristrutturate negli anni precedenti. Ci sono anche alcuni documenti a dimostrazione di tali avvenimenti di così grande importanza.

Per il terremoto del 1300 si hanno diverse descrizioni, ed è conosciuto come il terremoto dell’Appennino Centro Meridionale. In quell’occasione, infatti, il sisma non riguardò soltanto Roma, ma anche Napoli e l’Aquila.

Colosseo
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Una delle testimonianze più autorevoli è quella della poeta Francesco Petrarca che descrisse il terremoto con queste parole:

«Roma è stata scossa da un insolito tremore, tanto gravemente che dalla sua fondazione, che risale a oltre duemila anni fa, non è mai accaduto nulla di simile».

Testimonianza della storia dell’Impero Romano

Petrarca in quel periodo si era recato a Roma per il Giubileo del 1350. I danni del terremoto avevano modificato enormemente la città danneggiando edifici civili e anche molte chiese. Così come anche l’Anfiteatro Romano.

Oggi il Colosseo è ormai un monumento in rovina. Dal 2007 è considerato una delle 7 meraviglie del mondo. E infatti è ancora considerato il simbolo di Roma nel mondo. Un tesoro storico e archeologico che ricorda la grandezza dell’Impero Romano.

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