Perché la Corsica non è italiana anche se è vicina a noi? Il motivo che pochi conoscono

Il mistero della Corsica e della sua nazionalità. Ecco perché non è italiana anche se si trova a due passi da noi.

Baia di Girolata Corsica
Corsica – viaggi.nanopress.it

La Corsica è una bellissima isola del Mar Mediterraneo a nord della nostra Sardegna, separata da essa dal tratto delle Bocche di Bonifacio.

Meta balneare grazie alle sue acque cristalline e le belle spiagge, la Corsica è famosa per aver dato i natali a Napoleone Bonaparte. Ma anche per il mistero che si cela dietro la sua nazionalità.

Nonostante infatti la Corsica sia legata all’Italia, sia per la sua posizione, sia per i trascorsi storici, la cultura e anche la lingua, è un territorio francese dal 1769. Ma come mai? Andiamo a cercare di capire la sua storia e i fattori che la rendono più vicina all’Italia non solo geograficamente.

La storia della Corsica

La storia è strettamente legata a quella italiana, ad iniziare dalla preistoria, quando nell’età dell’oro c’erano parecchi scambi con la nostra penisola e le popolazioni che vivevano sia in Corsica che in Sardegna erano le stesse.

La Corsica storia e vicinanza all'Italia
Bonifacio in Corsica – viaggi.nanopress.it

Nel 227 a.C. poi, l’isola venne conquistata dai romani, che probabilmente le diedero il nome che conosciamo, andando così incontro a un processo di latinizzazione. Ma è intorno al 1000 d.C che i rapporti tra l’Italia e la Corsica si intensificano. Dopo la cacciata dall’isola del Mori da parte delle appena nate repubbliche di Pisa e Genova.

Ci furono quindi scambi commerciali e culturali, che si intensificarono sempre di più fino all’indipendenza del 1755, quando Pasquale Paoli promulgò la prima Costituzione della Corsica. Per sedare la rivolta e la conseguente indipendenza però, Genova chiese l’aiuto della Francia che sotto il Re Luigi XV sconfisse con le sue truppe gli indipendentisti e fu l’inizio del dominio francese. Fino a quando nel 1814-1815 con il Congresso di Vienna, la Corsica venne definitivamente inglobata alla Francia.

Va da se quindi che per la sua storia, in realtà l’isola si sia sempre sentita più legata all’Italia piuttosto che alla Francia, dal momento che non si sentì poi mai realmente parte dello stato francese.

Successivamente ci furono poi malumori e altri tentativi di indipendenza, come con il Partito Corso Autonomista fondato nel 1927, che entrò in rapporti con il regime di Mussolini e si cominciò a parlare della riannessione della Corsica all’Italia.

Da allora ci furono sistematicamente numerose rivolte, fino ad oggi, anche se ancora la Corsica continua a far parte della Francia.

La lingua còrsa e gli idiomi italiani

Anche per quanto riguarda la lingua, la Corsica è molto più vicina all’Italia che alla Francia, visto che l’italiano fu la lingua ufficiale fino al 9 maggio 1859, quando fu invece adottato il francese.

Nonostante questo però, il processo di assimilazione linguistica è in corso ancora ad oggi, e nell’isola si trovano ancora dialetti provenienti da radici italiane. La lingua còrsa infatti, si può suddividere in due varianti principali che provengono entrambe da dialetti regionali italiani.

La Corsica storia e vicinanza all'Italia
bellissimo mare della Corsica – viaggi.nanopress.it

Troviamo infatti il cismontano, parlato nel nord dell’isola, con forti influssi toscani e per questo più simile all’italiano. E l’oltremontano, parlato nel sud, la variante più arcaica e derivante dal gallurese parlato nel nord della Sardegna. A Bonifacio e Calvi poi, possiamo trovare anche il ligure coloniale, che viene tutt’ora insegnato nelle scuole.

Dal 2002, la lingua còrsa è stata inserita nell’orario di insegnamento nelle scuole elementari ed è stata riconosciuta come lingua regionale francese.

Impostazioni privacy