Passo Corese, scoperti reperti dell’antica Roma: potrebbero appartenere a Ercole

Un nuovo traguardo in questo 2023 per l’archeologia nel nostro paese. Scoperti reperti dell’antica Roma in provincia di Rieti, a Passo Corese. Scopriamo insieme di che si tratta e perché c’entra Ercole.

Scoperti reperti Passo Corese
Scoperti reperti Passo Corese – viaggi.nanopress.it

Che inizio anno fortunato per l’archeologia. Da gennaio 2023 sono già diversi i ritrovamenti che equipe di esperti hanno effettuato su e giù per la penisola. Nella speranza che la tendenza non si inverta, arriva in questi giorni una bella notizia dalla provincia di Rieti, quella di un ritrovamento molto particolare e riconducibile all’antica Roma. Gli esperti lo collegano al culto di Ercole, sapreste dire come mai? Vediamolo.

Scoperti reperti dell’Antica a Roma a Passo Corese

Vicinissima alla bella Fara in Sabina, si trova la piccola frazione di Passo Corese, provincia di Rieti, appena 6400 abitanti eppure territorio ricco di storia. Nell’antichità era un luogo utilizzato per la transumanza.

Non è la prima volta che vengono rintracciati in questa zona reperti risalenti all’antica Roma. Già lo scorso anno proprio in questo periodo, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e provincia di Rieti, aveva reso nota la scoperta di un edificio di età imperiale. Al suo interno erano state rinvenute delle statue funerarie attualmente conservate all’interno del Museo Archeologico di Fara in Sabina.

Di questi giorni invece la notizia di un altro incredibile ritrovamento fatto all’interno della rete di drenaggio e raccolta delle acque. Si tratterebbe di alcuni ex voto dedicati ad Ercole.

Il mito di Ercole nell’antica Roma

Alcuni resti di piccole statue, pezzi di vasellame sono stati ritrovati in queste cavità idrauliche. A darne l’annuncio è direttamente la Soprintendenza.

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Scoperti reperti dell’antica Roma – viaggi.nanopress.it

Il culto di Ercole nell’antica Roma altro non è che la derivazione del mito greco di Eracle (molte sono le similitudini tra la religione greca e quella romana). L’Eracle greco è figlio del dio Zeus e della mortale Alcmena. Simbolo dell’infedeltà in terra di Zeus ad Atena, il piccolo deve imparare a difendersi fin dalla culla.

Dotato di forza sovrumana dedicò la sua vita alla difesa dei più deboli, affrontò le famose dodici fatiche, alcune imprese utili ad espiare il peccato di aver ucciso la sua stessa famiglia in preda ad un momento di follia.

Nell’antichità romana, la figura di Ercole divenne venerata grazie alla gens potitia. Celebrazioni in suo onore si tenevano il 12 agosto e i romani lo chiamavano con diversi appellativi, Invicto, Custode. Invocato per il commercio, e come Dio custode dei greggi.

Scoperti reperti dell’antica Roma, il culto di Ercole

Trattandosi di una figura divina legata alla protezione dei greggi durante la transumanza, non stupisce dunque che nella zona di Passo Corese siano stati ritrovati questi esempi di ex voto, essendo questa frazione un importante snodo in questo senso.

Gli archeologi ora continueranno a scavare attorno alla rete di drenaggio di rilevamento, perché questa scoperta getta una luce ancora più interessante sul territorio. La prima ipotesi è quella che nelle vicinanze potesse trovarsi un tempio dedicato a Ercole. Magari nella zona vicina in cui si trovano i resti di Cures Sabini, antica città nella valle del Tevere.

Non è la prima volta che nella zona del Lazio tra Fara in Sabina e Tivoli vengono ritrovati reperti riconducibili al culto del semidio (secondo il mito salì all’Olimpo quando contaminato dal veleno di una veste, venne prelevato da Giove in persona impietosito dalla sua pena).

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Tempio di Ercole – viaggi.nanopress.it

A Tivoli sono stati rintracciati i resti del tempio di Ercole vincitore. Gli storici ritengono che il culto sia nato proprio qui e diffuso a Roma da Marco Ottavio Erennio. Ad Ostia invece sono emersi i resti del tempio di Ercole Invitto. In questa zona il culto si è diffuso principalmente dopo il ritrovamento, ritenuto miracoloso di una statua raffigurante l’eroe, restituita dalle acque.

E Roma? Nella capitale due sono i luoghi simbolo di questa figura, uno si trova nel Foro Boario, nelle immediate vicinanze della Bocca della verità ed è il tempio di Ercole Vincitore. Un reperto praticamente quasi intatto risalente al 120 a.C.

A Caracalla è stata invece rinvenuta la statua ora custodita nel Museo di Napoli, nota come  l’Ercole Farnese, alta 3,17 metri, fu restaurata da Guglielmo della Porta, discepolo di Michelangelo.

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