Una scoperta da brividi quella fatta pochi giorni fa da un operaio. Durante le lavorazioni dentro un ascensore, ad emergere è qualcosa di impensabile. Scopriamo di che si tratta.
Scioccante ed inaspettato. Così è stato definito quanto accaduto pochi giorni nella palazzina di questa città. Quelli che erano iniziati come dei semplici lavori di installazione di un ascensore si sono rivelati ben altro. Il luogo interessato è ora oggetto di attenzione perché forse teatro di qualcosa che va indagato più a fondo. Dove ci troviamo?
Una scoperta da brividi, ecco dove è stata fatta
Ci troviamo in una città laziale dalla storia antica, risalente all’epoca etrusca. Parliamo di Civitavecchia, nota in passato come Centumceallae, importante porto romano e ancora oggi uno dei maggiori porti di crociera della regione Lazio.
Ogni giorno milioni di turisti transitano da qui per imbarcarsi verso destinazioni italiane o europee. Interessante agglomerato di siti di interesse storico ed archeologico, dispone anche di un affascinante litorale.
Ebbene da qualche giorno è anche al centro di notizie di cronaca per via di un curioso e alquanto inquietante ritrovamento. Ad imbattersi nell’incredibile reperto un operaio nell’ambito di alcuni lavori all’interno di una palazzina. Si tratta di resti umani.
Il rinvenimento incredibile nella palazzina di Civitavecchia
Gli operai stavano procedendo all’installazione di un ascensore all’interno di una palazzina sita in Via Traiana 64. Nell’area di cantiere hanno rinvenuto ben tre crani umani. Presumibilmente appartenenti a dei bambini.
La direttrice dei lavori ha naturalmente allertato le autorità e sospeso i lavori. Un caso di cronaca nera? Al momento le ipotesi propendono più per il no. Non risultano in città in questo momento o comunque in tempi recenti, segnalazioni di bambini scomparsi.
I teschi sembrano ad una prima occhiata anche piuttosto datati.
Una scoperta da brividi, le ipotesi sul ritrovamento
Esclusa, almeno per il momento, l’ipotesi che la palazzina possa essere una scena del crimine, le ipotesi sulla provenienza dei crani sono diverse e la fantasia delle autorità, ma anche degli esperti della storia locale, galoppa a briglia sciolta.
La prima e più semplice conclusione vorrebbe i teschi collocabili addirittura al 1943, quando il 14 maggio Civitavecchia venne bombardata. La zona di Via Traiana fu una di quelle interessate e si stima che in questo episodio persero la vita più di 400 persone.
Una seconda ipotesi segue quella del bombardamento. Alcuni sostengono infatti che i resti potrebbero addirittura risalire ad epoche molto più lontane, addirittura al medioevo se non ad epoca romana. Questo perché in seguito al bombardamento la zona era stata ovviamente perlustrata in cerca di feriti e questo ritrovamento appare anomalo.
I dubbi naturalmente potranno sciogliersi solo in seguito alle analisi del caso. I teschi sono attualmente nelle mani delle autorità per tutti gli accertamenti necessari e la stampa attende sviluppi. Secondo uno studio recente in Italia i cadaveri non identificati sono circa 996, con in testa alla classifica la Lombardia.
Civitavecchia, una perla da scoprire
Intanto che si attende di scoprire se questo ritrovamento sarà il preludio a qualche importante scoperta storica, vale la pena ricordare che Civitavecchia o Centumcellae è una piccola perla laziale da scoprire.
Oltre il già citato litorale, nelle vicinanze c’è l’opportunità di visitare le Terme della Ficoncella ed il sito archeologico delle Terme Taurine. Non solo, perché le architetture civili di pregio qui sono diverse. Da non perdere la Fontana del Vanvitelli, la Torre del Lazzaretto, il Forte Michelangelo.
Una tappa la merita anche il Cimitero Monumentale, eretto nel 1800. Uno dei primi esempi di luogo di sepoltura fuori le mura, ospita le spoglie di membri di alcune illustri famiglie civitavecchiesi. Al suo interno è possibile trovare anche il cimitero ebraico e quello francese.