Degli operai mentre lavoravano sull’allargamento di una strada si sono imbattuti in una scatola. Ecco cosa si nascondeva al suo interno.
Spesso, durante alcuni lavori di manutenzione delle strade, ci si imbatte in veri e propri ritrovamenti storici che sono nascosti nella profondità della terra e in quel momento nessuno sa a cosa può andare incontro.
Quando ci si trova davanti a delle scoperte del genere è bene interrompere i lavori e chiamare degli esperti che provvederanno a scoprire se nei dintorni c’è qualche altra zona di interesse archeologico o se poter proseguire con i lavori di manutenzione.
Gli operai trovano una scatola di legno: il suo contenuto è incredibile
Quello che è accaduto circa una decina di anni fa in Cina ha dell’incredibile per via della scoperta che il team di operai che stavano lavorando per allargare una carreggiata di Taizhou hanno fatto.
Il 1 marzo 2011, durante i lavori gli operai hanno trovato una scatola di legno e dopo averla estratta si sono resi conto di essere davanti ad una tomba che apparteneva a qualche epoca precedente,
Una volta fatta la scoperta, hanno subito chiamato dei soccorsi e degli esperti che si sono messi all’opera per aprire la scatola. E all’interno hanno visto qualcosa di veramente incredibile.
Dopo circa 600 anni, c’era una donna mummificata con capelli, pelle e sopracciglia perfettamente intatte. Nonostante sia stata sommersa dall’acqua nel corso di tutti questi secoli.
Secondo Victor Mair, archeologo dell’Università della Pennsylvania, l’acqua che era presente nella bara non era speciale come si pensava ed usata per conservare il corpo. Ma si trattava di acqua priva di ossigeno che ha inibito i batteri che decompongono il corpo.
La cosa incredibile è che secondo l’esperto, i cinesi non mummificavano i corpi, come gli Egizi e che il cadavere rinvenuto risale molto probabilmente alla Dinastia Ming e quindi si colloca tar il 1368 e 1644.
La mummia cinese
Lungo 1,50 cm circa, il corpo pare sia stato sotterrato con alcuni oggetti di lusso risalenti alla Dinastia Ming. Tra cui un anello di giada, una forcina d’argento, e 20 pezzi di abbigliamento.
Timothy Brook, storico presso l’Institute of Asian Research della University of British Columbia, ha dichiarato che il corpo della donna probabilmente apparteneva ad una persona benestante.
È escluso che si trattava di un membro della famiglia reale per via dell’assenza sul suo copricapo. E in altri oggetti rinvenuti assieme al corpo di insegne identificative come ad esempio un drago o una fenice.
L’età della donna nel momento della sua morte è sconosciuta e gli esperti non riescono a darsi una risposta neanche sul perché la testa della mummia abbia un colorito porpora sotto il copricapo.
Si ipotizza che questo sia dovuto alla presenza dei minerali all’interno dell’acqua. E sul petto erano poste delle monete che si pensa siano state utilizzate per esorcizzare la presenza di influenze malevoli.
Nel momento del suo ritrovamento non è stato trovato un effige che solitamente veniva posto nel momento della sepoltura. Sia nel luogo dove il corpo veniva sotterrato che sia all’interno della bara per ricordare chi fosse nell’aldilà.
Molto probabilmente, però, questo elemento è andato perso nel corso di tutti questi anni.