Olanda, marijuana addio: passa la legge che vieta la cannabis ai turisti

Olanda addio cannabis
Olanda addio cannabis

È la notizia degli ultimi giorni, ora finalmente confermata: l’Olanda dice addio alla marijuana legale. O meglio, solo per quanto riguarda i turisti. Una legge approvata su pressione dell’ex premier conservatore Mark Rutte: il primo ministro si è dimesso, per altri motivi, a fine aprile, ma il provvedimento è andato avanti senza di lui. La legge ora si applica alle province meridionali dei Paesi Bassi, ed entro il 2013 raggiungerà Amsterdam.

La motivazione sta nel forte richiamo che la vendita libera di erba ha sempre avuto sui visitatori del paese: in pratica gran parte del turismo si basa sul commercio dei coffee shop. E quello che dovrebbe essere un punto di forza dell’economia olandese è stato visto da Rutte come un segno di degrado: la massa di turisti che vanno e vengono con regolarità è stata considerata come un fiume in piena da arginare, piuttosto che un indotto economico.

E per questo non si sono fatte attendere le proteste dei gestori di coffee shop, che vedono la legge illiberale e soprattutto discriminatoria nei confronti dei turisti. Per poter acquistare erba, infatti, bisogna essere un cittadino olandese e registrarsi in uno dei negozi adibiti al commercio per ottenere una tessera speciale chiamata Weed Pass. E ogni coffee shop può rilasciare solo fino a 2000 tessere. La protesta recrimina anche la mancata salvaguardia della privacy degli utenti, costretti a registrare i loro dati per l’acquisto.

I gestori dei negozi hanno presentato ricorso al tribunale internazionale dell’Aja, che però ha respinto la mozione dichiarando che la norma non viola la legge contro la discriminazione. È scattata quindi la protesta generale, che nella maggioranza dei casi si è trasformata in uno sciopero con la chiusura dei negozi il 1 maggio, giorno dell’entrata in vigore del provvedimento. Qualcuno però è andato oltre e ha deliberatamente venduto l’erba agli stranieri pubblicizzandosi apertamente (e per questo è stato multato).

Alle proteste degli esercenti si sono affiancate le manifestazioni dei giovani in strada, e anche le voci di molti politici. Eberhard van der Laan, sindaco di Amsterdam, teme per la ripercussione che la legge avrà sull’economia della città; ma soprattutto sull’insorgere di un mercato criminale che potrebbe nascere ad opera di spacciatori olandesi che comprerebbero regolarmente la marijuana per poi rivenderla a prezzo maggiorato agli stranieri.

Inoltre le cifre parlano chiaro: le statistiche dimostrano che sui 4 milioni di turisti che visitano l’Olanda, il 10% dichiara apertamente di farlo solo per l’acquisto legale di marijuana, mentre il 20% lo mette tra i vari motivi di viaggio. Il che significa che si potrebbero perdere 1.400.000 turisti, con un danno stimato fra i 300 e i 500 milioni di euro per i servizi turistici e i 400 milioni di euro per le tasse derivate dalle fatture emesse dai coffee shop. E si teme che questa grave perdita economica possa tradursi in un aumento delle tasse.

Foto: AP/LaPresse

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