Ti stai preparando a vivere un’esperienza nella natura con una tenda? Attento ai pericoli. Quali? Te li illustriamo di seguito. Continua a leggere.
Dopo aver tanto esplorato la natura, arriva il momento di piantare la tenda. Ma come scegliere il posto giusto senza incorrere in pericoli?
I pericoli della natura
Finalmente ti sei deciso: dopo tanto meditare andrai all’avventura, con tanto di tenda e sacco a pelo, in mezzo alla natura. In questo modo, non solo staccherai dalla routine ma avrai anche la possibilità di vivere la natura a 360 gradi. Tutto molto bello se non fosse per i pericoli che la natura potrebbe riservare, soprattutto a chi non è pratico di campeggio nella foresta selvaggia.
Quando arriva il momento di piantare la tenda, infatti, bisogna prestare molta attenzione, soprattutto se vedi una sorta di radura verde tra gli alberi. Si tratta di uno spazio pianeggiante, con soltanto cespugli, incorniciato da alberi, con terreno morbido e apparentemente confortevole. I più ingenui potrebbero essere tentati dal piantare la tenda proprio in questo posto così accogliente. Tuttavia, i pericoli sono dietro l’angolo e ti spieghiamo perché.
Il terreno stranamente soffice e liscio potrebbe essere particolarmente accogliente perché consente ai paletti di penetrare facilmente. Dopo aver montato la tenda potrebbe essere già calata la sera. Così, dopo aver sistemato tutte le tue cose, potresti aver voglia di rifugiarti all’interno e riposare.
Cosa succede
Hai trovato una radura priva di alberi, con un terreno soffice che ti ha permesso di montare facilmente la tua tenda. Ti sei accampato all’interno per poter trascorrere la notte. Tuttavia, la natura e i suoi pericoli ti hanno riservato una sorpresa non proprio piacevole. Nel corso della notte, infatti, potrebbe capitarti di svegliarti tutto bagnato, con tutti i tuoi oggetti.
Il fatto è che quel luogo che sembrava così accogliente, in realtà era un pantano. A prima vista, infatti, un pantano non è sempre facile da notare. A volte, si fa caso ad esso soltanto quando l’acqua fangosa arriva già alle caviglie. A quel punto, l’acqua potrebbe iniziare a salire e liberarsi risultare difficile.
Per riconoscere un pantano, basta avere spirito di osservazione. Di solito, esso si trova proprio dove gli alberi si diradano, il sole bacia la terra e ci sono muschi sulle rocce circostanti. Potrai fare la prova del nove poggiando i piedi sul muschio: se si muove, sotto c’è del fango e quindi il terreno paludoso. Inoltre, se si dovesse accendere un fuoco si rischia di appiccare un incendio poiché, sotto lo strato paludoso, c’è la torba, facilmente infiammabile.