Una nuova scoperta nelle acque australiane: a 650 metri di profondità è stato trovato un pesce marino. Ma di cosa si tratta?
Potrebbe essere stata fatta una nuova scoperta nelle profondità del mare australiano, tutto da capire di che specie si tratta.
Un nuovo pesce nel mare australiano?
Sì, potrebbe essere proprio così, potrebbe essere stato scoperto un pesce assolutamente sconosciuto fino ad oggi.
La vicenda racconta di un pescatore, Trapana Bermangui, che vive e lavora a Sydney, il quale lo scorso 12 settembre è riuscito a catturare e scattare una foto ad una inusuale specie marina. La foto è stata immediatamente condivisa sui propri social con richiesta esplicita di aiuto nell’identificazione dell’animale. Quindi? Di che specie si tratta? dDifficile intuirlo tramite una foto, ma qualche risposta è giunta al pescatore, e qualche supposizione è stata fatta.
Più che un pesce si tratta di uno squalo con un aspetto molto insolito, quasi “preistorico”, la pelle è ruvida, il muso a punta e gli occhi sono decisamente grandi; anche i denti si presentano aguzzi e sporgenti. La conformità dei suoi occhi è data, con ogni probabilità, dalla profondità delle acque in cui nuotava visto che è stato avvistato intorno a 650 metri sotto il livello del mare.
Prime risposte e supposizioni sulla nuova scoperta
Giudicando gli unici scatti disponibili, qualcuno si è sbilanciato. La somiglianza è con uno squalo cookiecutter, un piccolo squamiforme con corpo allungato tipo sigaro; il pescatore protagonista della vicenda, però, sostiene che non si tratti di nulla di simile. Sulla questione è intervenuto anche Dean Grubbs, direttore del laboratorio costiero e marino della Florida State University, il quale ha ribadito la sua confermando che si possa trattare, invece, di un Centroscymnus owstoni, ovvero un palombo.
Hrubbs ha anche dichiarato quanto segue: “Nelle mie indagini in mare aperto, ne ho catturati alcuni nel Golfo del Messico e alle Bahamas e questi squali provenivano da una profondità compresa tra i 740 e 1160 metri, un poi già in profondità di quest’animale marino, ma ci sono molte caratteristiche comuni”. A lui ha fatto eco il professore Christopher Lowe, direttore del Long Beach Shark Laboratory della California State University, il quale ritiene invece che si tratti di “uno squalo aquilone d’acque profonde, già noto in Australia poiché precedentemente avvistato”.
Infine, le ultime ipotesi, sostegno si tratti di uno squalo zigrino, appartenente alla famiglia Dalatiidae. L’indagine resta aperta, non si hanno ancora certezze, ma si studia affinché si possa venire a capo di una vicenda alquanto curiosa.