Una vicenda che questa donna di certo non dimenticherà. Nuotava in santa pace, quanto si è resa conto di cosa stava rischiando.
Pensiamo ovviamente al nuoto come ad una attività rigenerante ed è giusto che sia così. Uno sport che mette d’accordo tutti, anche chi meno ama questo tipo di attività acquatiche. Rilassa e se fatto in luoghi come bellissime spiagge, può essere una vera meraviglia. La pensava così anche la protagonista di questa storia, lo penserà ancora dopo questa vicenda?
Nuotava in santa pace, ma all’improvviso un pericolo
La protagonista di questa vicenda si chiama Pim Cholada ed è una donna che ama condividere sui social le sue avventure, principalmente vacanze. Sopratutto è una grande amante del mare e degli sport acquatici.
Nella storia che vi raccontiamo oggi, la donna si trovava infatti alle Maldive, precisamente nella bellissima isola tropicale di Fulidhoo. Una zona nota per le acque cristalline e così trasparenti che consentono di vederne anche il fondale.
La donna nuotava in santa pace senza però accorgersi del pericolo che stava correndo. L’esperienza che voleva fare in questa giornata era nuotare con le razze. Dei pesci molto affascinanti e di norma pacifici, con i quali può essere molto piacevole condividere lo spazio.
E questo stava facendo senza accorgersi però degli ospiti che la stavano raggiungendo. Non indovinate? Squali?
In acqua con gli squali
Chiunque altro forse si sarebbe fatto prendere giustamente dal panico, ma non Kim. La donna ha raccontato infatti che ha deciso di raccogliere la sfida. Si è immersa totalmente in acqua mente prima si era limitata a fare il celebre “morto a galla”. Così dotata di boccaglio e maschera ha continuato la sua nuotata, secondo il celebre adagio “non far loro percepire la paura”.
E tutto è finito bene senza alcun incidente, gli squali non si sono sentiti disturbati e ben presto hanno lasciato la zona. Di questa esperienza Cholada si definisce entusiasta e divertita di nuotare con le creature marine, qualcosa che ripeterebbe volentieri.
Vanno dette a margine della vicenda ben due cose. Una che gli squali avvistati dalla donna erano squali nutrice, di dimensioni più piccoli e di solito poco pericolosi ed interessati al contatto con l’uomo. Non per questo però vanno sottovalutati. Il loro morso può essere letale tanto quanto quello di predatori ben più pericolosi. L’altra è che gli squali se non disturbati non hanno reale interesse ad aggredire l’uomo, a meno che non fiutino una preda (in caso di pesca), si sentano attaccati o sentano odore di sangue.
