Nuota da sola in mare aperto, ma nota che qualcosa la sta inseguendo | VIDEO

Nuota da sola in mare aperto per terminare la sua immane impresa. Una famosa nuotatrice viene però fermata durante la sua traversata dalla presenza di un temibile predatore.

Nuota da sola in mare aperto
Nuota da sola in mare aperto – viaggi.nanopress.it

Ranie Pearce è una nuotatrice conosciuta in ogni angolo del mondo. La sua fama si deve per lo più per essere una vera esperta di traversate in mare aperto, imprese davvero ardue che solo in pochissimi riescono a portare a termine.

Questa volta però, a incrementare la sua notorietà non è tanto una delle sue incredibili avventure, ma un incontro inaspettato e terrificante che ha dovuto fronteggiare. E lo ha fatto decisamente in maniera straordinaria.

Nuota da sola in mare aperto: la Kaiwi Channel Swim di Ranie Pearce

La doppia impresa di Ranie Pearce ha avuto luogo durante la Kaiwi Channel Swim.

La Kaiwi Channel Swim, conosciuta anche come la traversata dello Stretto di Molokai, è una delle più famose e impegnative gare di nuoto al mondo. Prende il nome dallo Stretto di Kaiwi, che separa l’isola di Molokai da Oahu nelle Hawaii.

Vista aerea di Molokai
Vista aerea di Molokai – viaggi.nanopress.it

La gara consiste nel nuotare ricoprendo una distanza di circa 42 chilometri, attraverso le acque aperte dello Stretto di Kaiwi che è noto per le sue correnti forti, le onde imponenti e le condizioni imprevedibili. I partecipanti si cimentano in questa impresa per testare le proprie capacità fisiche e mentali, oltre che per sfidare sé stessi in uno dei contesti più difficili che l’ambiente marino possa offrire.

La traversata inizia sulla costa nord-ovest di Molokai e termina sulla costa sud-est di Oahu. I nuotatori devono affrontare una serie di sfide durante la gara, tra cui le correnti oceaniche che possono spingere i partecipanti fuori rotta, le onde che possono raggiungere altezze considerevoli e i cambiamenti repentini delle condizioni meteorologiche. Le temperature dell’acqua possono poi variare da 20 a 26 gradi Celsius.

I nuotatori partono di solito di notte o all’alba per sfruttare le condizioni oceaniche più favorevoli. Durante la gara, vengono accompagnati da barche di supporto che forniscono loro assistenza e rifornimenti di cibo e acqua. Tuttavia, i partecipanti non possono toccare la barca o qualsiasi altro supporto durante la gara, pena la squalifica.

Donna nuota da sola in mare aperto
Donna nuota da sola in mare aperto – viaggi.nanopress.it

La Kaiwi Channel Swim richiede una preparazione fisica e mentale intensa. I nuotatori devono allenarsi per lunghe distanze in mare aperto e sviluppare una resistenza straordinaria per completare la gara.

È fondamentale essere in grado di gestire la fatica, il freddo, le onde e le correnti, oltre a mantenere una concentrazione elevatissima per affrontare tutte le sfide che si presenteranno lungo il percorso.

La doppia impresa della nuotatrice in mare aperto

La traversata dello Stretto di Molokai è considerata un traguardo di prestigio nel nuoto in acque libere. Solo un numero limitato di nuotatori ha avuto successo nel completare questa sfida epica. Ranie avrebbe potuto essere una di loro.

La nuotatrice infatti contava di completare la gara in circa 17 ore e 30 minuti, ma qualcosa le ha messo i bastoni tra le ruote.

Durante la traversata, uno degli accompagnatori della nuotatrice a bordo di un kayak si accorge della presenza di uno squalo tigre. L’esemplare sembrava nuotare proprio vicino alla donna. Il predatore sembra a un certo punto seguire la donna tra le acque, come si può osservare in un video diventato virale sul web.

A questo punto, nonostante la voglia di concludere l’immane impresa, Ranie Pearce e tutto lo staff incaricato di prendersi cura di lei prendono una decisione. In realtà, tutto era stato già previsto: non è infatti strano pensare che possa essere possibile incontrare uno squalo in mare. In fondo si tratta del suo habitat naturale.

Nel giro di pochi minuti quindi una barca arriva in soccorso di Pearce e la nuotatrice sale a bordo allontanandosi dalla zona.

La donna ha dichiarato di aver messo ovviamente al primo posto la sua incolumità e il buon senso di arrendersi all’impresa in vista della presenza del temibile predatore. Per lei, ma soprattutto per la sua famiglia e le sue figlie.

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