Notano una strana scritta sulla sabbia: subito dopo il miracoloso salvataggio

Una strana scritta sulla spiaggia ha portato al salvataggio di tre marinai che erano dispersi nel Pacifico da oltre una settimana. 

Strana scritta sulla sabbia
Strana scritta sulla sabbia -viaggi.nanopress.it

Un’operazione congiunta quella fra la Marina e la Guardia Costiera degli Stati Uniti che ha portato al salvataggio di tre uomini che erano partiti per una battuta di caccia ed erano finiti dispersi nel Pacifico da oltre una settimana.

I tre marinai erano partiti per l’atollo di Pikelot, parte dell’arcipelago della Micronesia, il 31 marzo e da quel giorno non si ebbero più loro notizie.

La situazione dei tre marinai era disperata ed è stata comunicata grazie ad una strana scritta che erano riusciti a tracciare sulla sabbia utilizzando foglie di palma. I marinai dispersi sull’atollo remoto quindi sono stati ritrovati grazie a questo messaggio di soccorso.

La strana scritta è stata avvistata da un veicolo di pattugliamento marittimo impegnato nelle operazioni di ricerca dei tre uomini. Si tratta di un velivolo da pattugliamento marittimo P-8 Poseidon della marina USA ed ha decisamente facilitato l’intervento delle squadre di soccorso in quanto hanno individuato così la scritta dall’alto.

Ma cosa c’era scritto sulla sabbia?

Una strana scritta sulla sabbia e poi il miracoloso salvataggio

La vicenda dei tre marinai dispersi e del loro salvataggio è diventata un vero e proprio simbolo di speranza. Le autorità hanno infatti elogiato lo spirito dei tre uomini di adattamento e soprattutto di ingegnosità nel creare un segnale di soccorso tanto efficace utilizzando soltanto risorse naturali.

I tre uomini infatti, per comunicare la situazione disperata in cui si trovavano, hanno utilizzato delle foglie di palma per scrivere la parola “help” sulla sabbia.

Operazione di salvataggio
Operazione di salvataggio -viaggi.nanopress.it

Il ritrovamento dei marinai sull’atollo di Pikelot si è concluso positivamente. Il P-8 a Poseidon, il velivolo progettato per missioni di pattugliamento marittimo e sorveglianza, ha svolto un ruolo decisamente cruciale nel successo di tale operazione.

La sua capacità di coprire aree oceaniche così vaste e di individuare segnali a distanza ha fatto sì che i marinai dispersi venissero localizzati all’interno di una zona del Pacifico remota.

I tre pescatori dopo essere stati rintracciati grazie alla segnalazione visibile dall’alto, sono stati recuperati e portati in salvo. La loro storia di sopravvivenza ha catturato l’attenzione del web a livello internazionale, dimostrando l’importanza dei segnali di soccorso ben visibili e delle operazioni di ricerca tempestive e ben organizzate.

La collaborazione fra la Marina e la Guardia Costiera degli Stati Uniti si è rivelata una missione di soccorso decisamente vincente. Così come i marinai dispersi che hanno utilizzato le risorse disponibili sull’atollo per creare un segnale di emergenza che si è rivelato a dir poco decisivo per il loro ritrovamento.

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