Nota qualcosa di strano nel fiume, quando capisce si getta subito in acqua

Mentre passeggia, un uomo nota qualcosa di strano nel fiume Trent, in Inghilterra. Il suo intervento ha salvato la vita a chi rischiava di annegare.

Si getta immediatamente in acqua
Si getta immediatamente in acqua – viaggi.nanopress.it

Alla cattiveria umana, purtroppo, non sembra esserci mai fine. Si leggono spesso sul web terribili storie di persone che maltrattano, abbandonano, feriscono o addirittura uccidono i propri animali domestici, in particolare i cani, quando un giorno si svegliano e decidono per qualche motivo di non volerli più avere con sé.

Parliamo di storie che solo a leggerle si ha una stretta al cuore, indipendentemente se si amino o meno gli animali. Per fortuna a pensare a queste persone è la legge, che punisce e condanna gli atti di maltrattamento nei confronti degli animali.

Un uomo nota qualcosa di strano nel fiume, il suo gesto salva la vita a una cagnolina

Qualche tempo fa una donna ha cercato di annegare il proprio cane nelle acque del fiume Trent, in Inghilterra. A salvare Bella, la cagnolina di pastore tedesco, è stato un uomo che passando di lì, nei pressi di Long Lane, l’ha vista dimenarsi nell’acqua cercando di salvarsi dalla padroncina che tanto amava, ma che proprio in quel momento stava cercando di ucciderla.

Un uomo nota qualcosa di strano nel fiume Trent
Un uomo nota qualcosa di strano nel fiume Trent – viaggi.nanopress.it

L’uomo, che fortunatamente si trovava da quelle parti, è riuscito a salvare Bella. La donna l’aveva infatti legata al suo guinzaglio alla cui estremità aveva annodato un grosso masso affinché la trascinasse sott’acqua.

Il passante ha quindi portato la cagnolina in un centro specializzato per le dovute cure. É proprio qui che i veterinari sono riusciti a risalire alla sua padrona grazie al suo microchip: Charlene Latham.

Latham è stata arrestata e dichiarata colpevole. La donna ha anche dovuto pagare una salata multa e le sarà vietato possedere cani almeno per tre anni.

Bella invece è stata accolta dal RSPCA Radcliffe Animal Center ed è alla ricerca di una nuova casa e di una nuova amorevole famiglia.

Sempre più animali vengono maltrattati anche in Italia

Questa terribile storia è solo una delle tante che hanno come protagoniste persone che tentano di disfarsi dei propri animali domestici. Secondo le stime, nel nostro Paese ogni 55 minuti arriva una denuncia per reati contro gli animali.

Questi comprendono non solo l’abbandono, l’uccisione e il maltrattamento, ma anche i combattimenti tra cani, il bracconaggio, il traffico di cuccioli e l’utilizzo degli animali per spaccio di droga.

Cagnolina di Pastore tedesco
Cagnolina di Pastore tedesco – viaggi.nanopress.it

Da alcune analisi dell’associazione Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente AIDAA, ogni anno vengono uccisi circa 598.000 animali e abbandonati oltre i 100.000 animali domestici.

L’abbandono, in particolare, di cani e gatti è un fenomeno molto diffuso soprattutto d’estate quando i padroni di questi animali decidono di partire per le vacanze, ma si verifica anche quando si tratta di cani o gatti troppo vecchi o ammalati. Ma cosa dice la legge a riguardo all’abbandono, all’uccisione o al maltrattamento di animali?

Le pene per chi abbandona, maltratta e uccide gli animali secondo la legge italiana

La legislazione italiana a riguardo parla chiaro. Secondo l’articolo 544 bis del codice penale, chiunque causi la morte per pura crudeltà di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni. Chi invece provoca sofferenze a un animale, pagherà con la reclusione da tre a diciotto mesi oppure con una multa che va dai 5.000 ai 30.000 euro.

Per l’abbandono di un animale invece l’articolo 727 del codice penale prevede l’arresto fino a un anno e una multa dai 1.000 ai 10.000 euro.

Pene per chi maltratta o uccide gli animali
Pene per chi maltratta o uccide gli animali – viaggi.nanopress.it

All’inizio del 2023, la deputata Michela Vittoria Brambilla ha presentato la sua nuova proposta di legge per rendere ancora più severe le pene contro chi maltratta, uccide e abbandona gli animali. Nel dettaglio, la deputata chiede di:

  • aumentare la pena per l’uccisione con l’arresto dai due ai sei anni, invece che dai quattro mesi ai due anni;
  • aggiungere alla pena per l’uccisione una multa dai 5.000 ai 50.000 euro;
  • aumentare la pena per il maltrattamento con l’arresto da uno ai cinque anni invece che dai tre ai diciotto mesi;
  • aggiungere alla pena per il maltrattamento una multa fino a 30.000 euro.

Forse sarà questa la volta buona che metterà fine a questi terribili avvenimenti.

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