Non crederai mai a quel che ha scoperto questo ragazzo in un fiume

Un ragazzo ha fatto una scoperta incredibile, nei pressi di un fiume: il piccolo ha formulato una teoria, poi corroborata dagli scienziati. 

Scoperta del ragazzo al fiume
Non crederai mai a quel che ha scoperto questo ragazzo in un fiume (viaggi.nanopress.it)

Dalla Cina, arriva una storia davvero incredibile: un bambino ed i suoi genitori sono andati al parco a fare una passeggiata e, proprio in tale occasione, il ragazzino ha fatto una scoperta scientifica che risale a 130 milioni di anni fa anni. Il bambino ha notato stranetracce e l’ho ha riferito subito alla madre, la quale ha chiamato degli esperti che hanno confermato, poi, la teoria elaborata dal bambino. Scopriamo, dunque, insieme di cosa si tratta.

Ragazzo fa incredibile scoperta nei pressi del fiume

Il 1° ottobre 2024, in Cina, Yang Zherui, che – al tempo – aveva cinque anni, chiese ai propri genitori di portarlo al parco, che si trovava nella provincia dello Sichuan, secondo quanto riporta il Daily Mail. Mamma e papà, dunque, diedero, fin da subito, retta al bambino che, d’altronde, è molto appassionato di scienza.

Passeggiando per la zona, Ian notò che sulle pietre erano visibili impronte gigantesche. Dopo averle esaminati, il giovane disse a sua madre che appartenevano a una specie di dinosauri, simili a uccelli, che aveva conosciuto leggendo un libro.

Zampa dell'uccello preistorico
Zampa dell’uccello preistorico (viaggi.nanopress.it)

La donna, dunque, ha subito chiamato degli esperti e così, gli scienziati, hanno confermato la teoria elaborata dal piccolo. La donna, a quel punto, rimase molto sorpresa, quando il paleontologo Xin Lid corroborò la teoria del piccolo Yana. Lo specialista stabilì, infatti, che le tracce rinvenute appartenevano a degli pteropodi se si estinsero circa 130 milioni di anni fa.

Altri studi nel parco per scoprire ulteriori reliquie importanti

Il bambino di cinque anni, così interessato alla scienza e alla paleontologia, fece, dunque, una scoperta eccezionale che, nei fatto, non era venuta alla luce per ben 130 anni, se non fosse stato per il suo occhio clinico. Bisogna anche sottolineare il fatto che gli abitanti del posto avevano notato tali impronte ma, in sostanza, non conoscevano il loro significato né, eventualmente, a che animale appartenessero.

Prima che Ian facesse tale scoperta, le persone – in generale – definirono le impronte come “zampe di gallina”. Dopo aver scoperto un reperto così importante per la scienza, gli scienziati decisero di esplorare l’intera area del parco in cui era andato a giocare il piccolo, in quanto si pensò, fin da subito, che ci sarebbero potute essere altre reliquie di una certa importanza sul posto. 

Tale storia, ad ogni modo, ci fa capire quanto sia importante interessarsi alla scienza e alla storia, in modo anche da avere una visione diversa del mondo e scoprire, al meglio, cosa ci circonda e carpire anche gli elementi più nascosti della realtà che viviamo tutti i giorni e che presenta dei segreti realmente interessanti, non solo per la scienza, bensì anche per noi stessi, sul piano storico, culturale e sociale.

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