Apre a San Francisco il primo museo dedicato ai gay e, in particolare, alla storia della lotta per il riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali. D’altra parte, non poteva che nascere proprio nella città da cui sono partiti i primi movimenti gay, così ben ricostruiti nel film ‘Milk’ del 2008, in cui Sean Penn interpretava Harvey Milk, eletto consigliere comunale per il quartiere Castro di San Francisco pur essendo dichiaratamente gay in un periodo storico non certo tollerante. Il turismo gay continua a crescere e non possiamo che salutare positivamente ogni passo in più verso la piena integrazione.
Poco tempo fa vi avevamo avvisato dell’apertura del primo hotel di lusso per uomini gay in Messico: una struttura dove l’accoglienza è riservata esclusivamente a maschi omosessuali (e continuiamo a chiederci perchè le donne no), con personale, anche eterosessuale, formato appositamente per garantire la migliore accoglienza possibile.
Ora anche San Francisco, storica città americana da cui è partito il movimento per il riconoscimento dei diritti delle persone gay, ha deciso di dedicare un museo proprio alla storia di queste lotte, purtroppo ancora non terminate per lo meno in moltissimi luoghi del mondo.
Il museo è nato proprio nel distretto Castro, quello in cui visse e iniziò la sua carriera politicamente, tragicamente troncata da un colpo di pistola, Harvey Milk: la struttura è di 150 metri quadrati e ospita diversi oggetti tra cui gli occhiali da sole contornati di rosa indossati usualmente proprio da Milk.
Lo spazio espositivo è stato affittato per cinque anni dalla Gay, lesbian, bisexual, transgender Historical Society: l’associazione aveva in mente il progetto già da dieci anni, ma il problema finora era stato quello di trovare uno spazio adeguato al budget da 500mila dollari che l’organizzazione poteva mettere a disposizione.
Oltre agli oggetti personali di Milk, in mostra ci saranno anche libri, fotografie, sex toy e altre centinaia di oggetti: il museo di San Francisco in realtà è il secondo al mondo ad essere completamente dedicato agli omosessuali, visto che ne esiste già un altro in Germania, a Berlino.
Alle pareti del museo si trova una frase tratta da un pamphlet del 1978 del progetto di Storia Gay di San Francisco: ‘Hanno bruciato le nostre lettere, hanno cancellato i nostri nomi, hanno censurato i nostri libri, hanno dichiarato inqualificabile il nostro amore e hanno negato la nostra stessa esistenza’.