Mosca orientale, arriva anche da noi: invade questa regione italiana

In Campania scatta l’allarme mosca orientale. La Regione ha convocato l’Unità di Crisi per combattere l’emergenza fitosanitaria.

Mosca orientale
Mosca orientale – viaggi.nanopress.it

Poche settimane fa era il calabrone orientale (noto come vespa killer) a terrorizzare alcune regioni d’Italia, il nemico per eccellenza delle api. In questi giorni, invece, a far parlare di sé è la mosca orientale, una specie che depone le uova all’interno della frutta, facendola marcire una volta nate le sue larve.

L’emergenza, già fronteggiata nel 2018 in seguito al ritrovamento di alcuni esemplari nei frutteti di Napoli e Salerno, e poi nel 2020, adesso torna a preoccupare i produttori campani.

Mosca orientale in Campania, è emergenza

L’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo ha spiegato in un comunicato di aver lanciato l’emergenza fitosanitaria a causa dalla mosca orientale. La Regione Campania ha convocato l’Unità di Crisi e informato dei fatti la Commissione Europea.

Mosca orientale
Mosca orientale – viaggi.nanopress.it

La possibile diffusione di questa specie, estremamente dannosa per l’agricoltura, va necessariamente contrastata. Per salvaguardare i frutteti degli agricoltori campani, la Regione ha attivato alcune misure di contenimento.

Una di queste prevede la distruzione a -80°C di tutti i frutti caduti a terra e di quelli in fase di maturazione nelle zone in cui sono stati ritrovati esemplari di mosca orientale. Oltre a questo, verranno anche intensificati i monitoraggi e i controlli del terreno sotto le piante per verificare l’eventuale presenza di altri insetti ed eliminarli di conseguenza.

Mosca della frutta
Mosca della frutta – viaggi.nanopress.it

Bactrocera dorsalis, la mosca della frutta

La mosca orientale (Bactrocera dorsalis) è un tefritide molto dannoso per le coltivazioni. L’European and Mediterranean Plant Protection Organization lo ha inserito nella lista A1 come una delle specie invasive più pericolose per l’agricoltura. Non a caso questo insetto è anche conosciuto più comunemente come mosca orientale della frutta.

La mosca orientale della frutta si distingue dalla mosca comune per le sue dimensioni molto più grandi: il suo corpo misura infatti circa 8 millimetri e la sua apertura alare raggiunge i 7 millimetri. Il suo colore varia da giallo a marrone scuro e l’addome presenta strisce nere orizzontali.

È particolarmente resistente ai pesticidi chimici, l’unica cosa che può in parte contenere e limitare la sua diffusione è il clima freddo dell’inverno.

Questa specie è originaria dell’Asia tropicale, ma è molto diffuso anche in Africa, Oceania e nelle isole del Pacifico. Il suo arrivo in Campania (primo caso in Europa e nel Mediterraneo) potrebbe essere dovuto all’arrivo in Italia di piante già infestate dall’insetto.

Il suo ciclo vitale e l’attacco alla frutta

La Bactrocera dorsalis attacca i prodotti di oltre 300 specie di piante da frutto e di agrumi. Particolarmente a rischio sono gli alberi di melo, pero, pesco, albicocco, susino e fico, e le piante di pomodoro. Inoltre questa specie è particolarmente pericolosa a causa delle sue uova che vengono deposte all’interno dei frutti.

Una femmina durante tutta la sua vita può produrre fino a 3000 uova il cui ciclo di sviluppo richiede solo 16 giorni. Le sue larve, che raggiungono la maturità sessuale dopo circa 9 giorni, possono in pochissimo tempo infestare e far marcire il frutto ospitante e provocarne la cascola.

La velocità del ciclo vitale dell’insetto e della sua riproduzione rappresenta quindi una seria minaccia.

Seppur dannoso per i prodotti ortofrutticoli, per fortuna l’insetto non risulta essere pericoloso per la salute dell’essere umano.

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