Aereo, dove finiscono i bisogni che facciamo in volo? La risposta che non ti aspettavi

Ma i bisogni che facciamo in aereo dove finiscono? Ecco i metodi scientifici applicati alla vita di tutti i giorni e che aiutano a fare piccole scoperte

Bisogni aereo
Bisogni aereo – viagginanopress.it

Ci sono domande banali a cui talvolta si fatica a trovare risposta, eppure basta conoscere un po’ di scienza per sapere, anche, dove vanno a finire i bisogni che facciamo in aereo.

Andare in bagno ad alta quota

Ve lo siete mai chiesto come funzionano i bagni in aereo? Potrebbe sembrare una domanda sciocca e banale ed invece ci sono dietro una serie di concetti importanti per capire dove vanno a finire i bisogni che vengono fatti nella toilette in volo. Inutile, ma non troppo, dire che i nostri rifiuti organici non vengono certo sparati fuori dal velivolo, ed è importante analizzare anche l’evoluzione che c’è stata nel tempo in questo settore.

Andare al bagno è una pratica comune e naturale, un bisogno fisiologico, espellere dal proprio corpo rifiuti organici  deve necessariamente essere possibile anche in situazioni controverse come un viaggio in aereo: soprattutto nel caso di lunghe tratte, la toilette viene normalmente presa di mira dai passeggeri.

Come funziona il bagno in aereo?

Durante la face centrale del volo è consentito andare in bagno, cosa che è invece proibita durante la fase di decollo e di atterraggio ma solo per motivi di sicurezza: è facile perdere l’equilibrio, è altrettanto facile, visti gli spazi ristretti, sbattere da qualche parte e farsi male. Ma cosa succede ogni volta che utilizziamo il wc e tiriamo lo scarico? Succede che si apre una piccola valvola collegata al serbatoio in cui finiscono gli escrementi, e grazie alle legge della fisica per cui un ambiente con un una pressione più debole riesce a creare una sorta di risucchio rispetto ad un ambiente con una pressione più forte, ecco che la corsa dei rifiuti organici li vede spinti fino a qui.

Addirittura questa pressione può raggiungere i 500 km/h, nn c’è rischio che prendano altre vie. Inevitabilmente anche l’aria passa insieme ai rifiuti ma per espellerla c’è una sorta si sfiatatoio che ne permette l’immediata fuoriuscita. Lo stesso meccanismo può ripetersi anche quando l’aereo è a terra perchè se è vero che non esiste la stessa pressione che esiste in volo, è vero anche che quella stessa pressione è artificiale e può essere creata tramite una pompa apposita, ed è proprio quello che succede.

Altre curiosità sul funzionamento del bagno in aereo

Per raccontarla tutta c’è comunque qualcosa che viene immediatamente espulso dal bagno di un aereo. Si tratta dell’acqua che comunemente usiamo per lavarci le mani tramite il rubinetto. Quest’acqua passa tramite tubi che la scaldano per evitare che si congeli e viene spruzzata immediatamente fuori nebulizzandola.

bagno aereo
bagno aereo viaggi.nanopress.it

In passato, invece, la situazione era ben diversa. Sui primi aerei ad inizio ‘900 il bagno consisteva in secchi che venivano riempiti e poi svuotati una volta a terra. Da fine anni ’30 fino al 1982 i bagni degli aerei venivano dotati di un normale scarico ad acqua che misto a disinfettante andava ad “abbracciare” i rifiuti organici; l’acqua però ha un certo peso e trasportarla in areo portava ad un maggior consumo di risorse (ovviamente più il velivolo pesa e più consuma). Oltretutto il serbatoio che raccoglieva i rifiuti misti ad acqua era posizionato sotto il wc e non era difficile percepire certi odori. Addirittura è anche successo ci fossero delle perdite e questo liquame blu mezzo congelato è caduto su case, strade, persone. Per fortuna la situazione dal 1982 è cambiata ed è stata trovata una soluzione decisamente più idonea.

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