Stavano tornando a casa in auto quando sono stati costretti a fermarsi perché qualcosa bloccava la carreggiata. Uno stop obbligato che si è protratto per lungo tempo.
È successo a padre e figlio in Australia che, una sera sulla via del ritorno, hanno trovato la strada bloccata da due esemplari che se le stavano dando di santa ragione. Un episodio che ha avuto come protagonisti due animali che nell’immaginario collettivo sono estremamente dolci. E in realtà è la loro timidezza a renderli così gradevoli. Trattandosi di animali schivi, solitamente scappano davanti al pericolo. Ma non è sempre così…
Quello che si sono trovati davanti all’auto è stupefacente
Padre e figlio si sono trovati di fronte a due grossi canguri che, per quanto riscuotano grande simpatia tra la gente, sono marsupiali capaci di essere anche estremamente aggressivi e combattivi. Sono soprattutto i maschi, chiamati ad affermare il loro predominio o cercare di accaparrarsi una compagna, a diventare protagonisti di scontri anche estremamente feroci. E, come succede in molte specie, il canguro dominante vincendo l’incontro contro il rivale non solo avrà diritto ad accoppiarsi con la femmina, ma sarà chiamato anche a guidare il gruppo.
Padre e figlio non hanno potuto proseguire il loro tragitto
Ebbene i due spettatori, in quella circostanza, sono stati costretti a fermare la macchina e ad assistere al combattimento. I canguri sono stati a lungo impegnati in un vero e proprio incontro di boxe. Hanno iniziato afferrandosi per il collo con le zampe anteriori, sono partiti schiaffi, pugni e finanche calci. Un match senza esclusione di colpi.
Hanno dovuto assistere a uno scontro feroce
In questo scontro, anche piuttosto cruento, i due esemplari non si sono risparmiati. Entrambi hanno cercato il più possibile di allontanare la testa di fronte ai colpi dell’avversario, per riuscire a tutelare gli occhi dai colpi, ma soprattutto dai lunghi artigli del rivale che rischiavano di provocare ferite alla vista anche piuttosto serie.
Un match senza esclusione di colpi
I due hanno preso a girare in tondo, proprio come succede sul ring e hanno continuato a colpirsi ininterrottamente, arrivando a utilizzare l’arma più potente che hanno: le zampe posteriori. Sono proprio questi gli arti nei quali risiede la maggiore forza dei canguri, utili a rimbalzare a grande velocità, in un combattimento diventano strumenti di offesa micidiali, mentre con la coda riescono a mantenere l’equilibrio.
Padre e figlio hanno potuto assistere in prima fila allo scontro che è proseguito per lungo tempo, in una lotta per il predominio che caratterizza la natura di questi animali.