“Meglio restare a casa”, l’invito ai cittadini: circolano lupi in questa regione

In una regione italiana è stato diramato l’allarme lupi: tutti gli abitanti sono stati esortati a rimanere a casa. Vediamo dove è successo.

Allarme lupi
Allarme lupi – viaggi.nanopress.it

 

A causa dei lupi e della loro libera circolazione, la popolazione di un paesino italiano è stata esortata a rimanere a casa. Cosa sarà successo?

Lupi in giro in Italia

In un paesino italiano è stato diramato un allarme un po’ particolare: quello di restare a casa per via della presenza di alcuni lupi in circolazione nel paese. Il posto dove è stato dato l’allarme e i cittadini sono stati esortati a rimanere a casa, era Alpago, in provincia di Belluno.

Il fatto è avvenuto alla fine del mese scorso (29 e 30 novembre). Nello specifico, il paesino è stato Tambre che si trova proprio nella conca dell’Alpago. La libera circolazione di alcuni esemplari di lupi è diventata virale grazie anche ad un cittadino che, con il suo smartphone, ha filmato l’accaduto. In particolare, nel video si vedeva un lupo con una preda in bocca che si allontanava da una stradina del paese innevato. Il borgo, infatti, si trova ad alta quota e, la stagione fredda, è spesso interessata da precipitazioni nevose.

Diverse ore dopo il video, circa dodici, è stato fatto un altro avvistamento, questa volta a Broz, una frazione poco lontana. Dopo questo secondo avvistamento, le istituzioni locali sono state allertate e, congiuntamente all’Unione Montana, il Sindaco di Alpago, Alberto Pretelle, insieme a ad altri sindaci dei comuni circostanti, ha emanato un’allerta.

lupi
Lupi – viaggi.nanopress.it

L’allerta

I primi cittadini, dunque, hanno diramato, nello specifico, un ordine del giorno unitamente ad un avviso a tutta la popolazione. In particolare, negli avvisi si legge una sorta di decalogo dei comportamenti da tenere in caso di avvistamenti di lupi.

Proprio il primo cittadino di Tambre, Sandra Bona, aveva ricevuto il video sul proprio telefono. Dopo aver visto di cosa si trattasse, ha deciso, insieme ai colleghi di emettere l’ordinanza dopo aver a lungo meditato. Un’ordinanza, però, che è arrivata non senza preoccupazioni e che non ha avuto l’obbiettivo di vietare qualcosa. Piuttosto, l’obiettivo delle istituzioni è stato quello di informare i cittadini.

Nel frattempo, le istituzioni, congiuntamente, stanno studiando la tabella elaborata dalla Lacie (Large carnivore iniziative for Europe della International union for the conservation of nature). Si tratta di una tabella che ha lo scopo di individuare i gradi di pericolosità degli animali. Una stima ha rivelato che gli esemplari di lupi in Italia sono cresciuti a più di 3000 esemplari dal 2018 ad oggi.

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