Mal’aria, le regioni più inquinate del 2024: la classifica è inaspettata

Un problema pressante quello dell’inquinamento. Ecco le regioni che nel 2024 vanno incontro a un problema di mal’aria.

città inquinate
Mal’aria in Italia – viaggi.nanopress.it

Cambiamenti climatici, inquinamento, smog, sono ormai parole che sentiamo pronunciare ogni giorno. Il motivo è semplice: sono una delle principali fonti di preoccupazione di istituzioni e comuni cittadini. Stanno portando cambiamenti importantissimi nelle nostre vite, soprattutto nella qualità dell’aria che respiriamo. Molte città in Italia sono state messe sotto la lente d’ingrandimento, ed ecco cosa ne è emerso.

Mal’aria, le regioni più colpite in Italia

Inquinamento atmosferico provocato da emissioni industriali, automobili, insomma scellerata attività umana, si ripercuotono ogni giorno sulla nostra salute. Un problema secondo gli esperti che va ad impattare la vita di tutti i giorni di noi cittadini.

L’aria che respiriamo è sempre più pesante ed inquinata. Il problema del Mal’Aria lo sappiamo riguarda moltissime città del nostro paese. Quelle definite più industriali in modo particolare. Ora è proprio la sempre puntuale Legambiente a mettere sotto la lente di ingrandimento il nostro paese. Quello che ne emerge è un vero e proprio report sui livelli di inquinamento delle diverse regioni.

Il rapporto si chiama “Mal’Aria di città 2024”. Uno studio che ha esaminato da molto vicino soprattutto i livelli di polveri sottili in 98 città diverse, soprattutto per quel che riguarda l’emissione di biossido di azoto. Sono circa in media 35 giorni l’anno in cui pare che diverse città vanno a sforare i limiti di legge.

Lo scorso anno sempre secondo questo rapporto, le città a rischio sono state 18, in realtà un leggero miglioramento rispetto agli anni passati, soprattutto se si pensa che nel 2022 ad esempio erano state 29 le città “colpevoli. E addirittura 31 nel 2021. Dunque il discorso dello smog migliora, ma è ancora molto lontano rispetto da quello che vorrebbero le linee guida dell’Oms.

Una delle regioni che è ancora molto lontana da fare meglio è il Lazio. In base a quanto riporta Legambiente infatti, Frosinone risulta essere una delle città più inquinate. Pare che siano ben 70 i giorni in cui i livelli di emissioni di polveri sottili siano sopra la media, dunque il doppio rispetto alla soglia massima prevista dalla normativa. Anche il Veneto è una delle più tenute sotto controllo: Padova, Treviso, Venezia sono sono molto a rischio, con circa 62 giorni “fuorilegge”.

Come si respira nelle altre città.

Torino è di poco inferiore a Frosinone, con 66 giorni decisamente sopra la media. In generale a colpire è il fatto che siano più a rischio le città del nord Italia. Mantova, Milano, Vicenza, Rovigo, Verona ed Asti.

Nessuna di queste città va mai sotto i 55 giorni di media fuori dalle linee guida della normativa. Colpisce Brescia, considerata una delle città con la migliore qualità della vita nel nostro paese, che però nella classifica di Legambiente si posiziona undicesima a pari merito con Monza. 

frosinone
Frosinone – viaggi.nanopress.it

A chiudere la classifica è una città del sud, ovvero Napoli, che condivide il tredicesimo posto con  Ferrara. Per entrambe ben 36 giorni di alti livelli di polveri sottili e biossido di carbonio. Cosa si può fare? Per quel che riguarda Frosinone, la prima in classifica, secondo il presidente di Legambiente Roberto Scacchi, una soluzione, così come anche per le altre città, potrebbe essere il progetto Città 30.

Un’iniziativa che propone il rallentamento nelle strade della velocità a 30 chilometri orari, velocità auspicata anche nel Piano nazionale per la sicurezza stradale. Secondo Legambiente, una moderazione della velocità è il primo passo per riqualificare strade e piazze, ed incentivare il trasporto pubblico e pedonale.

Impostazioni privacy