Luoghi infestati in Veneto: tour dei castelli e delle ville abitate dai fantasmi

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Castello del Catajo - Padova
Castello del Catajo - Padova

Il veneto è una regione che vanta città importanti sia dal punto di vista storico, che architettonico. E’ il caso di Venezia, antica Repubblica Marinara, che con i suoi edifici preziosi vive miracolosamente a fior d’acqua; Verona, la città degli innamorati, che fu celebre scenario della storia d’amore più famosa di tutti i tempi, quella di Romeo e Giuletta. Eppure anche da queste parti non mancano i risvolti oscuri, le storie spettrali e le leggende inquietanti. Anche in Veneto vi sono luoghi infestati: pronti al tour dei castelli e delle ville abitate dai fantasmi?[/multipage]

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Castello di Collalto – Treviso

Castello di Collalto - Treviso
Castello di Collalto - Treviso

Il Castello di Collalto, noto anche come Castello di Susegana, si trova nel comune di Susegana, nella provincia di Treviso. Secondo la leggenda, tra le mura del maniero visse Bianca, una damigella orfana che venne affidata ad Aica da Camino. Un giorno fu accusata di aver rivolto uno sguardo malizioso al marito della nobildonna, il Conte Tolberto, e da quel momento il suo destino cambiò drasticamente. Non appena il conte partì per una missione di guerra, Aica fece immediatamente murare viva la damigella irriconoscente, nella stanza in cui era solita dormire. Da allora, lo spettro di Bianca si aggira per le stanza del Castello di Collalto, con aria triste. Altre testimonianze affermerebbero anche che il fantasma di Bianca si manifesta periodicamente agli attuali membri del casato dei Collalto, ora vestita di bianco per annunciare lieti eventi, ora di nero per vaticinare eventi funesti.[/multipage]

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Castello di Monselice – Padova

Castello di Monselice - Padova
Castello di Monselice - Padova

Il Castello di Monselice, fatto ricostruire dal tiranno Ezzelino da Romano sui resti di una struttura più antica, non si è accontentato di un fantasma, infatti ne ha ben tre! Avalda, l’amante del tiranno, Jacopino da Carrara, signore di Monselice e Giuditta, l’amante di quest’ultimo. Avalda, donna minuta e di carnagione chiarissima, era solita circondarsi di giovani fanciulli che, dopo aver soddisfatto i suoi bollenti spiriti, faceva brutalmente uccidere tra mille torture. Praticava stregoneria e negromanzia, era un’esperta nell’uso dei veleni, tuttavia a nulla servirono le sue abilità, quando Ezzelino scoprì i suoi comportamenti deprecabili. Non esitò nemmeno un istante e arruolò un sicario per farla uccidere. Da allora il fantasma della donna torna costantemente al castello con la sua veste bianca intrisa di sangue. Jacopino Da Carrara invece, nominato nel 1350 Signore di Padova insieme allo zio Francesco, fu poi rinchiuso da quest’ultimo nel castello, perché accusato di tramare contro di lui. Rimase confinato tra quelle mura per oltre diciassette anni e le sue urla agghiaccianti riecheggiarono nei dintorni, per lungo tempo. La sua amante Giuditta venne tenuta all’oscuro del destino atroce dell’uomo e così ancora oggi vaga per il castello e i dintorni, nella notte, domandando a chiunque dove sia finito Jacopo. Per ironia della sorte anche il fantasma di Jacopo si aggira per i corridoi del maniero, trascinando i piedi con l’aiuto di un bastone: è molto magro, sofferto e con i capelli grigi. Possibile non si siano mai incontrati? [/multipage]

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Castello di Valbona – Padova

Castello di Valbona - Padova
Castello di Valbona - Padova

Il Castello di Valbona, in provincia di Padova, edificato per la difesa del territorio dei Conti di Lozzo, è abitato dal fantasma di una giovane donna triste. Si tratta della figlia di Germano Ghibelli (signore del maniero), che fu murata viva tra le mura del castello per colpa di un amore proibito. La leggenda racconta che chi sta soffrendo le pene d’amore può vedere il fantasma della giovane donna, affacciarsi tra i merletti del castello, con il volto in lacrime per non aver potuto sposare l’uomo che amava. Attualmente la struttura, che sorge nelle vicinanze di Lozzo Atestino, è impiegata come ristorante.[/multipage]

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Fontanasso dea Coa Longa – Torreselle

Fontanasso dea Coa Longa - Torreselle
Fontanasso dea Coa Longa - Torreselle

Nei dintorni del ‘Fontanasso dea Coa Longa’, vicino a Piombino Dese, in provincia di Padova, durante la notte, riecheggiano nell’aria latrati agghiaccianti. La leggenda racconta che gli inquietanti versi appartengano alla ‘cagnetta Comara’ e si odano nell’ora e nel punto esatto in cui, in un tempo lontano, sprofondò una carrozza con la sua regina Cornaro, colpevole di non essere scesa dal mezzo al passaggio di una processione.[/multipage]

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Villa Foscari – Venezia

Villa Foscari - Venezia
Villa Foscari - Venezia

La splendida Villa Foscari, progettata dal Palladio, si trova a Mira, in provincia di Venezia. Si racconta che questo prestigioso edificio sia abitato dal fantasma di Elisabetta Dolfin, che fu sposa di Nicolò Foscari. La loro unione non fu fortunata, le malelingue di Venezia raccontavano che la donna fosse troppo libertina. Il suo atteggiamento portò all’esasperazione il marito, che non ebbe altra soluzione che farla rinchiudere nella nuova villa, appena edificata. Lì vi trascorse, in totale clausura, quasi trent’anni, nonostante lei si fosse proclamata da sempre innocente. Dopo la sua morte, testimonianze raccontano di aver visto il fantasma di Elisabetta aggirarsi inquieta per le stanze della Villa. Si dice sia bellissima, alcuni l’hanno vista vestita di nero, i più di bianco, ma tutti concordano sui suoi splendidi e fluenti capelli rossi e sulla pelle bianca come il latte.[/multipage]

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