L’università che sta perdendo più matricole in Italia secondo questa ricerca

Secondo una recente ricerca, c’è un’università in Italia che sta perdendo più matricole. Vediamo insieme quale e per quale motivo.

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Università che perde più matricole – viaggi.nanopress.it

La nostra bella Italia è un luogo amato in tutto il mondo per le sue incredibili bellezze ed il suo inestinguibile patrimonio culturale. A dispetto dei diversi problemi quotidiani che noi cittadini viviamo e la recente crisi economica che affligge tutti i settori, un primato le spetta anche dal punto di vista dell’istruzione.

Nel nostro paese si trovano infatti alcuni dei migliori atenei d’Europa, riconosciuti ovunque per diversi motivi. Secondo una ricerca recente, uno in particolare sta perdendo matricole. Quale?

L’università che sta perdendo più matricole in Italia, ecco quale

Nonostante molti ragazzi scelgano di andare a studiare per un periodo o per una parte del corso di studi, all’estero, va detto che altrettanti studenti da altri paesi, scelgono ed apprezzano l’offerta formativa italiana.

Molti dei nostri atenei come sapete vantano una storia millenaria. Un prestigioso esempio l’Università di Bologna, fondata nei primi anni 1000, vantando dunque il primato di più antica università del mondo occidentale. Da quel momento in avanti i poli di studio sorti in Italia, si sono poi distinti per la loro eccellenza accademica. Molti di questi hanno una fama molto radicata soprattutto per quel che riguarda la ricerca scientifica.

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Università che sta perdendo più matricole – viaggi.nanopress.it

Merito dei loro programmi di studio, delle pubblicazioni accademiche e dell’alta qualificazione del corpo docente, riconosciuto a livello internazionale. Diverse università inoltre sono spesso impegnate in attività di partenariato con istituzioni accademiche straniere, favorendo condivisione, mobilità studentesca e progresso nell’ambito della ricerca.

Ciononostante, secondo uno studio del Ministero dell’Università e della Ricerca, nell’ultimo anno alcuni atenei hanno visto una flessione negativa dei nuovi studenti iscritti. In particolare c’è un’università che sta perdendo più matricole di tutte. Vediamo quale.

Il report del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Lo studio in questione prende in esame le nuove matricole che frequentano i corsi di laurea triennale o anche magistrale a ciclo unico. Sono stati messi a confronto dati di giugno 2022 con quelli del 2023.

Va detto che in linea generale per tutta la penisola gli iscritti sono saliti e questo è positivo. La flessione riguarda però alcuni atenei del nord. A vincere questo primato è infatti l’Università di Padova. Per lei si contano 23.111 iscritti, praticamente il il 2,2% in meno rispetto allo scorso anno.

Il motivo chiaramente non è da ricercare in ragioni che hanno a che fare con la qualità accademica, ma nella recente crisi economica. L’aumento dei prezzi in praticamente tutti i settori, rende davvero molto difficile per chi non è residente a Padova e zone limitrofe, poter frequentare l’ateneo. Il prezzo degli affitti come sappiamo è aumentato in diverse città in maniera davvero esponenziale.

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Università Ca Foscari – viaggi.nanopress.it

Questo rende molto difficile l’idea di spostarsi da altre regioni per prendere in considerazione l’idea di incominciare un percorso di studi lontano da casa. Stesso discorso anche per studenti lavoratori.

In generale l’Università di Padova rimane un’eccellenza, al punto di aver portato a casa un premio assegnato dallo European Reaserach Council, che si occupa di premiare e finanziare i ricercatori europei. Nell’ambito di 218 borse di studio assegnate, con una stima media di 2,5 milioni di euro per ogni progetto di ricerca, l’ateneo di Padova ha visto vincere il Professore ordinario di Neuroscienze cognitive Umberto Casatiello. Insieme a lui anche il Professor Stefano Piccolo del Dipartimento di Medicina molecolare.

Sul discorso della perdita di matricole, seguono l’Università di Padova anche la veneziana Ca Foscari e l’Università del Piemonte Orientale. La prima riporta dei dati che si bilanciano. 5,2 % di matricole generali iscritte, guadagnando però un 20% in più di studenti provenienti dall’estero.

La seconda invece conta lo 0,2% di matricole in meno rispetto allo scorso anno.

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