Appassionati di metal detector trovano un tesoro romano dall’aspetto simile a un guscio di tartaruga. Gli archeologi svelano di cosa si tratta in realtà.
L’Inghilterra è nota per essere uno dei Paesi europei meno rigidi per quanto riguarda l’uso del metal detector. Qui infatti fare metal detecting non è proibito, anzi è regolamentato dal Treasure Act del 1996 che fornisce tutte le normative da seguire in caso di ritrovamento o segnalazione di oggetti di valore storico e archeologico su tutto il territorio inglese.
Non è quindi un caso se da questo Paese più che altrove provengano spesso e volentieri notizie di scoperte rese possibile proprio grazie all’utilizzo di metal detector da parte di persone comuni.
Appassionati di metal detector trovano un tesoro romano
Un nuovo tesoro è di recente sbucato fuori dalle terre inglesi. Ci troviamo nei pressi del piccolo villaggio di Euston, nella contea dell’Inghilterra orientale di Suffolk. In questa regione, caratterizzata per lo più dalla tipica atmosfera inglese di campagna, si nasconde il cuore verde del Paese tra graziosi cottage e praterie.
Ed è proprio in uno dei prati verdi di Euston che un detectorista ha scovato qualcosa di incredibile e inaspettato.
Il tutto ha avuto inizio in seguito all’organizzazione di un raduno di appassionati di metal detector. La legislazione inglese in questo senso parla chiaro: che si pratichi l’attività di ricerca in un luogo pubblico, tra cui spiagge e parchi, o privato, è in ogni caso obbligatorio chiedere il permesso del proprietario dell’area in questione.
E così, dopo aver ottenuto il consenso da chi di dovere, un’associazione ha messo piede in un terreno agricolo e tutti i partecipanti del raduno hanno potuto iniziare le loro avventurose ricerche.
Ogni detectorista amatore sa bene quanto possa essere entusiasmante ed emozionante sentire il segnale del proprio strumento attivarsi dopo aver individuato qualcosa sotto la superficie. Non sempre, è vero, ciò che viene scovato corrisponde effettivamente a un oggetto di valore, ma quelle poche volte che ciò accadde è sicuramente una grande gioia.
Questa sensazione di felicità e soddisfazione deve sicuramente averla provata anche l’autore di quest’ultima scoperta.
Un oggetto dalla forma insolita
Martin White stava come tutti gli altri esplorando una parte di terreno quando la sua apparecchiatura sembra aver trovato qualcosa di sospetto. Da una rapida e superficiale analisi dei movimenti e dei segnali del metal detector, White riesce a capire che si trattava di un oggetto dalla forma circolare, relativamente grande e situato non troppo in profondità.
Quando tutti si sono avvicinati al luogo del ritrovamento, ben presto ci si è resi conto di trovarsi di fronte a qualcosa di antico. A questo punto i partecipanti del raduno hanno ritenuto opportuno chiedere l’aiuto di alcuni archeologi che si sono subito precipitati per capire di cosa si trattasse.
Gli esperti hanno quindi iniziato i lavori di scavo sotto le indicazioni di White. Durante le ricerche, la squadra di archeologi ha ritrovato un oggetto dalla forma particolare e del tutto insolita. Una specie di guscio di tartaruga fatto di metallo.
A questo punto i lavori sono andati avanti con la massima attenzione. I ricercatori hanno liberato i reperti da terriccio e depositi con cautela e accuratezza fino a quando tra la terra del sito non vi era più nulla da tirare fuori. Il risultato? Un servizio di piatti, vassoio e ciotole risalente al periodo romano, più precisamente al Tardo Impero.
Trovano un tesoro romano: è un antico servizio da tavola
Il materiale di questo straordinario servizio da tavola è il peltro, una lega fatta di stagno, rame, bismuto e antimonio. Il motivo del perché questi oggetti siano stati sepolti e da chi è ancora sconosciuto.
Potrebbe trattarsi di un servizio trafugato e poi nascosto oppure di oggetti volutamente messi al sicuro dai proprietari o ancora di un deposito votivo.
Intanto gli esperti stanno ancora studiando in maniera approfondita il reperto e tutta la zona circostante per ricostruire la storia di questo piccolo, grande tesoro.