Lo specchio d’acqua della Dea Diana, uno spettacolo per pochi: dov’è

Nel cuore dei Castelli Romani si trova lo specchio d’acqua della dea Diana, un luogo magico dove aleggia ancora un’atmosfera fatata.

Lago di Nemi
Lago di Nemi – viaggi.nanopress.it

Nel cuore del Parco Regionale dei Castelli Romani si nasconde una piccola gemma incastonata tra il verde della vegetazione. Si tratta di uno dei luoghi di villeggiatura dell’antica Roma, oggi conosciuto per la sua bellezza paesaggistica e per le tante storie che ruotano attorno alla sua esistenza. Parliamo del lago di Nemi, lo specchio d’acqua di origine vulcanica situato tra i Colli Albani.

Lo specchio d’acqua della Dea Diana: il lago di Nemi

Le sue acque sono balneabili e le sue sponde sono circondate da una lussureggiante vegetazione boschiva: basta questo a fare del lago di Nemi una destinazione molto amata da chi è alla ricerca di relax e pace.

l lago di Nemi è un pittoresco lago vulcanico situato nella regione dei Castelli Romani, a circa 30 chilometri a sud di Roma. È uno dei due laghi vulcanici principali dei Castelli Romani: l’altro è infatti il lago di Albano, situato nelle vicinanze.

Con una superficie di circa 1.67 chilometri quadrati, questo bacino è noto non solo per la sua bellezza naturale senza eguali, ma anche per la sua storia e le leggende che lo circondano. Il lago è stato non a caso un luogo di grande importanza per i Romani. Era noto come il “speculum Dianae” o “specchio di Diana” perché si credeva che fosse sacro alla dea della caccia nella mitologia romana.

Sulle sue sponde sorge il piccolo borgo di Nemi, il quale si è guadagnato la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per la qualità dell’accoglienza riservata ai turisti. Ed è proprio da questo paesino che parte un itinerario trekking lungo appena 8 chilometri alla scoperta di tutto il territorio che circonda questo meraviglioso sito naturale.

Alla scoperta del lago

Dal cuore del centro storico di Nemi, tra vicoli acciottolati e scorci pittoreschi, il sentiero si snoda fino a raggiungere la riva del lago, inoltrandosi tra alberi e profumatissimi fiori selvatici. Siamo nel bosco che abbraccia il borgo, quello un tempo ritenuto sacro dagli antichi Romani.

specchio d'acqua della Dea Diana
Lo specchio d’acqua della Dea Diana – viaggi.nanopress.it

Da queste parti non per nulla si trovava infatti il tempio della dea Diana Nemorense di cui rimangono solo poche rovine. L’alone di sacralità, però, permane tutt’ora.

I primi ritrovamenti risalgono al XVI secolo quando gli archeologi riportarono alla luce una dedica a Diana Vesta. Poi, nel corso del Settecento vari lavori di scavo resero possibile la scoperta di diverse parti del Santuario sacro come i nicchioni e altri oggetti votivi. L’importanza di quest’area archeologica in mezzo al bosco sta anche nel fatto per cui, secondo gli esperti, questa zona sarebbe stata abitata sin dall’Età del Bronzo.

Le leggende che aleggiano sullo specchio d’acqua della Dea Diana

Il lago di Nemi è anche protagonista di una leggendaria storia, a metà tra l’immaginazione e la realtà. Nei primi tre decenni del Novecento dalle sue acque furono recuperate due navi imperiali romane che secondo molti sarebbero appartenute all’imperatore Caligola.

Il loro ritrovamento sul fondale del lago vulcanico ha riportato alla mente un’antica leggenda secondo cui gli antichi romani avrebbero costruito due enormi navi all’interno delle quali sarebbero custoditi immani ricchezze.

Le imbarcazioni, lunghe ben 70 metri, secondo la storia furono progettate per volere di Caligola come omaggio alla dea Iside e alla dea Diana, protettrice della caccia. Alla morte di Caligola, poi, il Senato Romano avrebbe ordinato di distruggere tutto ciò la cui storia fosse legata al nome dell’imperatore, navi comprese. Le due immense imbarcazioni sarebbero state nel corso del tempo recuperate per poi finire distrutte da un incendio definitivamente nel 1944.

Oggi i modellini in scala delle navi e alcune ricostruzioni sono visibili all’interno del Museo delle Navi Romane di Nemi.

Curiosità sul borgo di Nemi

Nemi non è solo il borgo che dà il nome al meraviglioso lago della dea Diana. Questo piccolo paese è noto infatti per le sue eccezionali fragole e fragoline di bosco alle quali è persino dedicata un’intera festa di paese ogni anno nel mese di giugno.

Borgo di Nemi
Borgo di Nemi – viaggi.nanopress.it

Anche questi deliziosi frutti sono legati a una leggenda. Si dice che siano il frutto delle lacrime versate da Venere per la morte di Adone e che abbiano avuto in passato il potere di allontanare i serpenti. Ciò che è certo è che le fragoline di Nemi sono tra i prodotti d’eccellenza più conosciuti che danno vita a ricette locali di dolci, confetture, liquori e birre artigianali.

Insomma, se ci si ritrova dalle parti dei Castelli Romani, vale proprio la pena fare un salto a Nemi per scoprire le sue bellezze e il suo meraviglioso lago, sul quale aleggiano leggende e storie antiche.

Impostazioni privacy