Guardare una piramide con lo sfondo del mare? In Sicilia si può. Scopriamo di più su questa bellissima piramide e dove si trova.
Il 21 marzo 2010, nel giorno dell’equinozio di primavera, la Piramide – 38° Parallelo è stata inaugurata: Fiumara d’Arte. La maestosa scultura è stata ideata da Antonio Presti e realizzata dall’artista Mauro Staccioli.
Nel primo giorno della stagione del risveglio e della rinascita, l’artista ha scelto la metafora di un equilibrio di forze che si oppongono, l’uguaglianza del tempo della luce e del buio, come simbolo del tempo sacro e universale simboleggiato dalla piramide.
Il significato di questa opera
Con i suoi 30 metri di altezza e due anni e mezzo di lavorazione, il significato di quest’opera è la perfetta sintesi dell’universale e della coesistenza degli opposti. “Il triangolo”, dice Staccioli, “è un’immagine a tre punte, con in cima l’arte, la religione e la filosofia. Questa è la Sicilia”.
Questa figura perfetta ci invita a riflettere sul nostro destino di esseri umani in lotta tra immanenza e trascendenza, materialità e spiritualità, ed è un monito contro l’appiattimento morale della società, che ha perso il desiderio di estetica e giustizia sotto la dittatura del consumismo.
“Mi interessava creare un luogo che fosse allo stesso tempo universale e speciale. Volevo creare un luogo in cui le persone potessero fermarsi a riflettere sul significato dell’esistenza, forse su domande senza risposta, ma un luogo concreto e laico in cui riflettere sull’essere e sullo stare nel mondo moderno”, spiega l’artista.
La struttura della piramide
La struttura piramidale è un tetraedro cavo composto da centinaia di piastre alte fino a 30 metri. Le lastre sono realizzate in acciaio corten, un materiale speciale che si ossida quando viene esposto all’aria, conferendogli un ricco colore marrone. Al tramonto, il sole illumina l’acciaio marrone con un bagliore rosso, permettendo alla luce di entrare nella scultura attraverso una breccia nel bordo che si affaccia a nord-ovest verso Cefalù.
Al tramonto la piramide funziona come un “eremo laico che invoglia al risveglio della consapevolezza”. Questo perché i composti di ferro riscaldati dal sole riecheggiano quando si abbassa la temperatura del metallo, riportando quella che Presti chiama “la solidità dell’universo, la vibrazione della conoscenza”.
Al centro della piramide, durante gli scavi è stata rinvenuta un’antica pietra “di ferro”, corrosa dal mare prima che l’acqua si ritirasse dall’altura, e riassemblata per creare una spirale all’interno dell’opera che la completa.
Si ripristinano così due forze contrapposte: l’orizzontalità della spirale, che rappresenta il ciclo della morte e della vita, e la verticalità dell’asse terra-cielo, che sale dal centro della spirale e ritorna alla sommità della piramide. Una riassunto perfetto di immanente e trascendente. La piramide è alimentata dalla terra rossa e ferrosa, all’interno della quale rappresenta la ricerca e il raggiungimento dell’equilibrio.