Livorno, archeologi fanno riemergere un tesoro andato disperso

L’Italia continua a riservare sorprese. Solo qualche tempo fa, infatti, nel corso di una campagna di scavi – una delle tante – effettuata in località San Gaetano a Rossignano Marittimo, Livorno, è stata portata alla luce un’area archeologica di pregio che va ad aggiungersi alle precedenti scoperte per ricostruire un altro quartiere dell’antica Vada Volterrana.

Una campagna di scavi ha consentito di scoprire un 'tesoro'
Una campagna di scavi ha consentito di scoprire un ‘tesoro’ – viaggi.nanopress.it

Lo scavo è frutto di un’azione sinergica tra il Dipartimento Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, il Comune di Rosignano Marittimo mediante il Museo Civico Archeologico, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggi della Provincia di Livorno e la Società Ineos Manufacturing Italia S.P.A proprietaria dell’area archeologica.

Le sensazionali scoperte a sud e nord di via del Porto

È stato il team guidato dalla professoressa Simonetta Menchelli con i dottori: Silvia Marini, Paolo Sangriso e Domingo Belcari, a fare scoperte sensazionali sia a sud sia a nord di via del Porto. A sud è ‘riemerso’ un magazzino destinato a varie attività, suddiviso in oltre 11 ambienti, con vasche, canalette per lo scarico dell’acqua e una cisterna. In questo edificio sono state ritrovate anche due tombe, una di un adulto in cassa litica e tegole, l’altra di un bambino dentro un’anfora, databili alla fine del VI-VII sec.d.C.

Un edificio risalente al II – III secolo dopo Cristo

Nell’area a nord di via del Porto, invece, è stato portato alla luce un grande edificio con due aule circolari, rivestite e pavimentate con marmi di pregio, costruite nel II-III secolo dopo Cristo, che si ritiene fosse appartenuto a famiglie nobili e utilizzato per funzioni di rappresentanza e attività economiche.

Dove sono state fatte le sensazionali scoperte e in cosa consistono
Dove sono state fatte le sensazionali scoperte e in cosa consistono – viaggi.nanopress.it

L’area interessata dalle scoperte si estende per 4,6 ettari

Reperti utili a ricostruire la storia del territorio che si sommano a quelle già fatte in zona raggiungendo l’estensione di 4,6 ettari. Ma sembra si tratti solo di una parte della città, o meglio, di un quartiere di Vada Volaterrana, perché grazie ai rilievi georadar, gli esperti hanno potuto constatare che tra gli edifici c’è una continuità. Ci sarebbero, insomma, altre strutture e finanche approdi che sorgono lungo i fiumi Fine e Cecina, da riportare alla luce nelle prossime campagne di scavo.

Ritrovamenti in cui sono stati coinvolti universitari e visitatori

Nelle sensazionali scoperte sono stati coinvolti anche gli universitari dell’Ateneo di Pisa, insieme a studenti europei ed extraeuropei della Vada Volterrana Summer School. Anche i turisti sono stati resi partecipi grazie a Open Day organizzati nell’ambito del Festival Vivere l’Archeologia. I visitatori e gli appassionati, infatti, guidati dagli archeologi, hanno potuto constatare l’imponenza e l’importanza dei ritrovamenti fatti in visite guidate, ma gratuite attraverso i reperti che aiutano a ricostruire l’antico porto romano.

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