Nel mezzo dell’Oceano Atlantico esiste un arcipeago di isole britanniche, e di queste soltanto una è abitata.
Il mondo è sicuramente molto vasto e ci sono posti che la maggior parte delle persone non conosce. Un esempio è questo Arcipelago nel mezzo dell’Oceano Atlantico dove una sola delle isole è abitata. Si tratta dell’arcipelago di Tristan de Cunha.
Ed è lo stesso nome dell’isola più grande ancora oggi abitata. Il centro dell’isola ospita un vulcano ancora attivo e altri monti tra cui più alto raggiunge i 2000 metri di altezza ed è il Picco della Regina Maria. La cittadina abitata si trova nell’unica zona pianeggiante dell’isola.
È la città di Edinburgh of the Seven Seas, ed è anche la capitale dell’arcipelago. È uno dei territori britannici. Situata tra l’Africa e le coste sudamericane. Fu scoperta nei primi anni del ‘500 da Tristao de Cunha, un navigatore portoghese che in realtà non sbarcò mai sull’isola.
Avvicinarsi fu però sufficiente per battezzarla con il suo nome. Più di un secolo e mezzo dopo iniziarono le prime spedizioni, ma nessuno tentò di colonizzare l’isola. Questo fino all’800 quando gli inglesi mandarono lì una settantina di persone.
Vita semplice e tranquilla
Tra queste soltanto quattro decisero di rimanere tra cui William Glass, considerato anche il fondatore dell’insediamento. Nel tempo sono arrivati altri coraggiosi e oggi è abitata da circa 250 persone che ci vivono stabilmente.
La vita qui è scandita dai ritmi della natura. Non cè aeroporto, l’utilizzo di Internet è estremamente limitato e la televisione c’è soltanto dagli anni ’80 del ‘900. Durante l’anno l’isola è visitata da chi ama la natura, dagli escursionisti, dagli antropologi e dai genetisti.
Questi viaggiano per motivo di studio e, in alcuni casi, decidono di rimanere. La vita è ancora legata alle tradizioni di un tempo. Qui la lana viene ancora filata con arcolai azionati a mano e lo stesso vale per la tipografia che stampa i francobolli dell’isola.
Una delle fonti di sostentamento economico di Tristan de Cunha. Agli inizi degli anni ’60, a causa di un’eruzione vulcanica, tutta la popolazione venne spostata sull’isola disabitata di Nightingale. Alcuni si trasferirono nel Regno Unito, ma altri già nel 1963 ritornarono stabilmente sull’isola.
Santuario Marino
Un luogo di pace e di tranquillità dove le persone hanno imparato a vivere in autonomia. Qui infatti la nave che porta i rifornimenti passa soltanto ogni sei settimane circa. Agli abitanti comunque non manca nulla. Vivono pricipalmente di pesca, allevamento e agricoltura.
Dal 2020 questo arcipelago di quattro isole è diventato un vero e proprio Santuario Marino. Più di 600.000 chilometri quadrati di territorio sono diventati una zona intoccabile. Non è più possibile infatti la pesca nel 90% delle acque, l’estrazione mineraria e qualsiasi altra attività estrattiva.