Uno dei quadri più studiati ed amati della storia, la Gioconda. Da sempre il dipinto di Leonardo Da Vinci fa parlare di sé. Ora una nuova scoperta, vediamola insieme.
Un’opera d’arte bellissima ed universalmente conosciuta e ammirata anche e soprattutto per il mistero che la circonda. La Gioconda o Monnalisa, forse il più celebre dipinto di Leonardo Da Vinci, che raffigura una donna dall’identità segreta e dallo sguardo enigmatico.
Da sempre al centro di varie discettazioni ed interpretazioni circa l’identità della musa dell’artista, ma anche sul quadro in sé. Teorie che spesso sfociano in altri campi di studio, dalla teologia all’astrologia. Ora torna a far parlare per un nuovo studio che sembra portare ad una nuova scoperta, qualcosa che sembra nascosto nel dipinto.
La Gioconda, la scoperta sul quadro di Leonardo
Realizzato ad olio su una tavola di pioppo, il quadro della Monnalisa (il nome deriverebbe appunto da Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo) risale al 1503, forse al 1506. Attualmente come è noto si trova conservato presso il Museo del Louvre di Parigi ed è una delle sue principali attrazioni.
Sembra che a “donarlo” alla Francia fu Leonardo stesso, non è chiaro se come regalo o semplicemente venduto all’allora sovrano che lo ospitava, Francesco I. Rimase per anni a Versailles e poi cambiò destinazione, dal Louvre agli appartamenti di Napoleone, diversi spostamenti fino a tornare alla sua attuale sede ufficiale.
Sicuramente è uno dei dipinti più copiati, studiati e che più influenzano la cultura di massa. Il motivo è da ricercare nella tecnica pittorica utilizzata da Leonardo, e dai “significati nascosti”. A partire dall’incredibile paesaggio che si trova dietro la donna ritratta. Paesaggi aretini o prealpini? Dove si trova il ponte che è possibile scorgere sullo sfondo?
Ora un nuovo studio sembra rintracciarvi dei particolari nascosti. Ad occuparsene la rivista tematica Stile Arte e l’esperto Agostino De Santi Abati. Due studi che insieme sembrano rivelare alcuni particolari ancora non confermati ufficialmente, ma che rivelerebbero la presenza di molte altre figure alle spalle della mitica Monnalisa.
Le figure nascoste alle spalle della Monnalisa
Per arrivare a comprendere quanto individuato, secondo gli esperti è necessario ruotare il dipinto di 90 gradi.
Questo permetterebbe di notare un ricco “piano compositivo”. All’interno di quelle che appaiono come montagne si potrebbero invece rintracciare dei volti umani. Non volti qualsiasi, ma delle figure femminili, forse risalenti al Cristianesimo. Secondo una teoria potrebbero trattarsi di donne alle quali la Gioconda era devota.
Leonardo avrebbe operato con una tecnica a macchie, denominata come quella delle “figure cangianti”. Si può notare un volto con un naso importante, sopracciglia, una fisionomia dai tratti molto marcati e quasi arcigna. Anche in questo caso si tratterebbe di una figura femminile.
L’ipotesi principale vorrebbe che questo particolare profilo possa essere quello della serva nel dipinto Giuditta e Oloferne. Caravaggio lo dipinse 80 anni dopo Leonardo, ma potrebbe significare che si sia ispirato a questo quadro nello stile, ma anche nel prototipo generale delle figure. All’interno del profilo della serva, secondo gli studiosi si scorge un’altra figura femminile.
Chi se non allora proprio la Giuditta di cui parliamo? Lo studio però non termina qui, perché le incredibili rivelazioni proseguono con l’individuazione accanto alla donna che chiameremo Giuditta, di altre figure. I tratti sembrano ricordare delle fisionomie angeliche.
Ora l’identità di queste altre immagini è oggetto di dibattito. Potrebbero forse raffigurare il racconto dell’Annunciazione alla Madonna? In totale quindi la disamina afferma la presenza alle spalle della Gioconda di varie “persone”. Due di queste potrebbero aver ispirato Caravaggio. Le altre sono delle figure sante. Forse ulteriori chiarimenti potrebbero arrivare in futuro.
Una scoperta incredibile se confermata, che regala un nuovo piano di lettura di un’opera tremendamente misteriosa. Una delle ipotesi più affascinanti che la riguardano è accreditata da Sigmund Freud. Secondo il padre della psicanalisi, Monnalisa non sarebbe Lisa Gherardini, bensì la madre di Leonardo, la misteriosa Caterina. Questo spiegherebbe l’attaccamento dell’artista verso il dipinto, un omaggio alla figura materna prematuramente scomparsa.