Sfere di metallo nell’Oceano Pacifico, ecco la scoperta sensazionale. Svelata anche l’origine di questi oggetti misteriosi.
Dopo la scoperta che ha stupito il mondo avvenuta proprio sott’acqua, lo scorso giugno c’è stata un’altra sensazionale scoperta sempre sott’acqua, e precisamente nell’Oceano Pacifico.
Una scoperta che aveva sbalordito tutti e a cui oggi si trova anche una spiegazione scientifica. Gli oggetti misteriosi ritrovati nelle profondità dell’oceano infatti, sono stati studiati e ad oggi gli studiosi hanno svelato la loro origine.
Ma andiamo a vedere nello specifico cosa è stato scoperto e qual è l’origine di questi oggetti particolari e misteriosi.
Ritrovate delle sfere di metallo nell’Oceano Pacifico
Proprio lo scorso giugno, il Galileo Project durante una delle sue spedizioni, ha ritrovato nelle profondità dell’Oceano Pacifico, e precisamente a largo della costa della Papua Nuova Guinea, degli strani oggetti in metallo.
Nello specifico, si tratterebbe di alcune piccolissime sfere, la cui origine era rimasta un grande mistero. Una scoperta che ha subito attirato la curiosità di studiosi e scienziati che si sono messi subito a lavoro per scoprire la storia e soprattutto l’origine di queste piccole sfere.
Dopo mesi di lavoro, ad oggi finalmente gli studiosi sono riusciti a dare delle risposte ai loro quesiti, anche grazie alle analisi e allo studio della composizione stessa delle sfere. Queste analisi, hanno rivelato che le misteriose sfere hanno una composizione davvero unica nel loro genere; un dato davvero rilevante per gli studiosi che sono infatti riusciti a risalire, tramite questa particolare composizione, all’origine di questi oggetti piccolissimi eppure così rari.
Ma andiamo a vedere qual è quindi l’origine di questi piccoli oggetti e perché sono così particolari.
L’origine di questi oggetti misteriosi
Secondo le analisi effettuati su 57 delle 700 sfere trovate, questi oggetti infatti sarebbero davvero particolari. Nello specifico, in 5 di queste sfere è stata riscontrata una composizione mai vista prima; una scoperta che confermerebbe infatti quelli che erano i primi pensieri degli studiosi.
Secondo gli esperti infatti, si tratterebbe di oggetti di provenienza addirittura extrasolare. A confermarlo, la particolare composizione delle sfere, dove è stato trovato berillio, lantanio e uranio, in tre ordini di grandezza maggiore rispetto ai meteoriti che si sono formati nelle regioni più lontane del Sistema Solare.
Le particolarissime sfere di metallo quindi, potrebbero essere i frammenti di un oggetto interstellare chiamato CNEOS 2014-01-08(IM1); questo sarebbe una roccia che ha avuto origine attorno ad una stella (non il nostro sole) molto lontana da noi, e che per questo ha attraversato anni luce di spazio prima di arrivare sul nostro pianeta.
Secondo gli studi effettuati, questo oggetto interstellare è disceso verso l’atmosfera terrestre, dove è in gran parte bruciato; ha continuato poi lungo la sua traiettoria, disintegrandosi poi completamente nell’Oceano Pacifico.
Oltre alle prime analisi, avvenute all’Università di Harvard, si faranno poi altre analisi, in ben 4 laboratori differenti: l’Università di Harvard, la Bruker Corporation, l’Università della Tecnologia in Papua Nuova Guinea e l’UC Berkeley.
Per effettuare ulteriori analisi, verranno utilizzati gli strumenti più avanzati; tutto questo al fine di scoprire sempre di più su questi frammenti e sull’origine di CNEOS 2014-01-08(IM1). Quel che è certo, al momento, è che questa roccia potrebbe aver avuto origine da fonti più lontane rispetto al nostro Sistema Solare; come evidenziato anche dai rapporti isotopici del ferro, diversi sia da quelli trovati sulla Terra, che da quelli trovati sulla Luna o su Marte.