Sapreste dire quali sono le città più smart del nostro paese? Ci pensa una classifica a svelarcele, scopriamole insieme.
Si fa un gran parlare di tecnologia smart in questo periodo storico. Il mondo post pandemia è profondamente cambiato da questo punto di vista. In un momento in cui abbiamo bisogno di essere iper connessi anche le città italiane hanno dovuto adeguarsi. E alcune lo hanno fatto davvero molto bene. Al punto che esiste una classifica che ci parla dei centri abitati più al passo con i tempi da questo punto di vista. Vediamo quali.
Le città più smart della penisola
Ad elaborare questo studio è la piattaforma di settore City Vision, che di norma si occupa di contenuti ed eventi. Questa volta ha preso in considerazione bel 7901 comuni italiani, tra piccoli e grandi metropoli, riuscendo a stilare una classifica delle città più smart del nostro paese.
Si chiama City Vision Score ed è uno studio basato su diversi indicatori, trenta in totale, che aiutao ad identificare il livello di tecnologia e smartness di ogni singola città. Alcuni degli indicatori sono chiamati economy, mobility, people, smart governance, environment. Lo studio si è poi servito di open data per individuare 5 metriche, ad esempio quanti cittadini interagiscono con la Pubblica Amministrazione con strumenti digitali, ma anche quanti ricorrono alla mobilità pubblica e molto altro.
I dati della ricerca, sono stati da poco condivisi individuando una top ten, dove ovviamente spiccano le città del nord se però non consideriamo Roma. Ovviamente al primo posto troviamo Milano, e come poteva essere diversamente?
Le altre città in classifica
A seguire Milano sul podio troviamo Trento e Bolzano con un bel secondo e terzo posto. AL quarto spicca Monza, seguita da Reggio Emilia, Bologna. Continuiamo poi con Brescia, Roma, Padova e Bergamo. Dunque la capitale è l’unica che interrompe un’egemonia guidata da città solo del nord.
Non è tutto perché City Vision ha individuato delle città che pur non comparendo in classifica, vengono premiate per i progetti che stanno portando avanti in tema di digitalizzazione e sostenibilità. Ad esempio Gradara, che con 5mila abitanti, ha scelto di avviare una variante del PRG per potenziare la propria offerta turistica. Una attività volta a promuovere il turismo green. Ad esempio l’area di Monte Formica verrà trasformata in una zona con camper e bungalow e una fattoria didattica.
Ci sono poi Gualdo Tadino e Lecce. Il primo sta incentivando il turismo ambientale valorizzando le proprie risorse, come la rete sentieristica del territorio. Anche qui è stata istituita una area camper 1000 metri di quota. Il secondo ha invece attivato un progetto di nome Reactivity, che punta a cambiare il modo in cui i cittadini si spostano, promuovendo i mezzi green.
Infine ci sono i Comuni Città della Riviera del Brenta e Trezzano sul Naviglio. I primi stanno ampliando grazie a dei fondi, la promozione del cicloturismo. Il secondo porta avanti invece il progetto Spugna. Sta cercando in pratica di diminuire la vulnerabilità dei sistemi naturali rafforzando i fiumi e la capacità di resilienza del territorio. Lo fa alleggerendo i sistemi di drenaggio urbano.
