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Quali sono le città più sicure per i ciclisti? Ce lo svela un rapporto ACI/ISTAT che ha valutato i dati relativi agli incidenti subiti dagli amanti dei pedali nei vari centri urbani, in particolar modo quelli causati dalle automobili. Ed ecco i campioni: Aosta, Trento, Trieste, Genova, Campobasso e Ancona. Qui il rischio di mortalità a causa di incidente è praticamente pari a zero.
E le peggiori invece? Purtroppo sono tante, le percentuali di incidente parlano chiaro. Potenza si porta a casa la maglia nera, con un tasso di mortalità pari al 16,83%. Seguono L’Aquila (12,67), Torino (4,24), Napoli (3,92), Palermo (3,71), Firenze (3,52), Roma (3,46), Milano (2,71) e Bologna (2,59). Anche i numeri relativi agli incidenti sono impressionanti: 2.556 ciclisti morti negli ultimi 10 anni, 263 solo nel 2010. A questi si aggiungono 14.655 feriti. Il tasso medio di mortalità è del 1,92% che, se confrontato con le auto (0.77) o l’autobus (0,31) desta preoccupazione.
Tutto ciò è naturalmente dovuto alla carenza di strutture adeguate (sono poche le città dotate di una rete di piste ciclabili adegutata) e la scarsità di coscienza civica. Ecco perché un movimento di cittadini si è creato per la proposta di un decreto Salvaciclisti che protegga la sicurezza degli amanti della mobilità sostenibile. L’iniziativa è appoggiata anche dal sindaco di Roma Giovanni Alemanno.