La villa che incantò persino Leonardo da Vinci: a 30km da Roma   

Una splendida dimora costruita nel II secolo d.C. e che ha conquistato gli appassionati d’arte, ed anche il grande Leonardo da Vinci.

Resti Villa Adriana
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A 30 chilometri dalla capitale, precisamente a Tibur, ossia il comune di Tivoli si trova una  villa, edificata in uno stile maestoso e costruita per divenire la residenza dell’imperatore Adriano.

La struttura è costituita da un complesso di edifici realizzati su un’area di 120 ettari in un territorio ricco di vegetazione e di fonti d’acqua. Nel 1999 l’UNESCO ha dichiarato Villa Adriana Patrimonio dell’umanità.

Un capolavoro che riunisce le forme dell’antico mondo mediterraneo. Nel periodo del Rinascimento gli architetti studiarono il monumento scoprendone gli elementi dell’architettura classica. Un edificio che richiamò anche il grande Leonardo da Vinci.

Il fatto è accertato grazie ad un disegno posto all’interno del Codice Arundel, conservato alla British Library di Londra. E’ possibile solo immaginare lo stupore del poliedrico Leonardo dal talento geniale di fronte a quest’opera straordinaria.

Villa Adriana, un esempio di sfarzo e di bellezza

Di certo egli non aveva mai visto nulla di simile né a Milano né a Firenze. Per cui la visita delle vestigia più celebri dell’antichità romana, segna di certo il suo percorso. Questo sito influenzò anche molti artisti del XIX e del XX secolo.

La visita completa degli edifici che appartengono al complesso della Villa dura circa un paio d’ore, perché il parco archeologico è molto ampio. Una volta entrati, il visitatore arriva al Pecìle, l’immensa piazza quadrata, circondata da un portico e con al centro un bacino.

La piscina-canale era contornata da colonne con copie di famose statue greche, che sono elegantemente rivolte verso l’acqua e si specchiano sulla sua superficie. Nell’ampia esedra a semicerchio c’era il triclinio imperiale, ossia il locale utilizzato per i pranzi.

Sui lecti conviviales i padroni di casa e i loro ospiti si sdraiavano per tutta la durata del banchetto. Nella villa questi eventi erano resi spettacolari dagli effetti d’acqua, dagli spettacoli galleggianti.

Piscina
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Proseguendo si arriva alle Cento Camerelle scoperte con gli scavi del 2002 e l’Antinoeion, un edificio ritrovato nel 2005. Subito dopo si possono ammirare le Terme con Heliocaminus, una sala riscaldata con l’impianto termale più antico della villa.

La Piazza d’Oro

Da visitare, poi, ci sono la sala dei Filosofi ed il Teatro Marittimo, che è una delle strutture più note della dimora. La tappa successiva è la Piazza d’Oro con un vasto porticato e al centro una grande piscina.

Il nome deriva dalla ricchezza architettonica e scultorea e veniva utilizzata, secondo gli studiosi, per importanti funzioni pubbliche nonostante sia lontana rispetto al resto della Villa. Oggi non è possibile visitare la villa in tutta la sua interezza, l’area a disposizione dei visitatori è, comunque, di, circa, 40 ettari.

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