Qual è la verità sulle nostre vere origini? Alcune scoperte hanno rivelato alcune cose nuove, che hanno permesso di riscrivere la storia dell’essere umano. Scopriamo di quali scoperte si tratta!
Alcune scoperte fatte dagli archeologi hanno permesso di accertare ulteriori novità sulle civiltà mesoamericane. I segni che sono stati trovati sul terreno sono stati studiati in modo approfondito e hanno fatto emergere novità sorprendenti su queste civiltà, in particolare sul calendario. Vediamo in cosa consiste la scoperta!
Le origini del calendario sono antichissime
Ha origini molto antiche il calendario che tutti conosciamo e già i Maya ne avevano adottato uno di 365 giorni che si basava sul moto di rivoluzione compiuto dalla Terra intorno al Sole. Tuttavia, anche i popoli mesoamericani ne possedevano uno che usavano per divinazioni e profezie.
Questo calendario aveva 260 giorni, corrispondenti al periodo che compie il moto di rivoluzione di Venere intorno al Sole, che però corrisponde anche al periodo medio della gestazione.
Il calendario astronomico risale a 500 anni prima
La scoperta fatta dagli archeologi riguarda le origini del calendario astronomico utilizzato per vari secoli. Finora si è sempre pensato che le origini di questo calendario, composto da 260 giorni, risalente ad un periodo compreso tra il 300 e il 200 a.C.
Tuttavia, alcuni segni ritrovati dagli archeologi hanno permesso di avanzare la teoria che fosse invece più vecchio di 500 anni.
Gli archeologi hanno potuto fare questa scoperta grazie all’uso di una tecnica di telerilevamento chiamata LIDAR, che può essere usata anche ad alta quota. I segni individuati sono delle strutture della civiltà mesoamericane facenti parte di riti cerimoniali molto antichi.
Individuati 415 edifici costruiti dai Maya e dagli Olmechi
Tramite la scansione laser aerea è stato possibile individuare, in una zona sud del Golfo del Messico, le rovine di 415 edifici edificati dagli Olmechi e dai Maya.
A condurre le analisi su questa straordinaria scoperta è un team internazionale composto da 3 ricercatori appartenenti alla Colgate University e al Centro di Ricerca dell’Accademia Slovena delle Scienze e delle Arti dell’Università dell’Arizona.
La scoperta sorprendente è stata quella di vedere che gli edifici ripresi dall’alto compongono un calendario di 260 giorni. Stando allo studio, le costruzioni sono state edificate intorno al 1.100 e al 750 a.C. una data che riporta l’origine del calendario astronomico mesoamericano indietro di almeno 500 anni.
L’ipotesi scaturisce dal fatto che è stato notato un allineamento comune fra gli edifici verso est-ovest, che consentiva di annotare in date particolari il sorgere e il tramontare dei corpi celesti.