La Valle delle Fate, con un castello magico: vivi un sogno a due passi dall’Italia

La Valle delle Fate esiste per davvero ed è un luogo capace di farci tornare bambini. Qui il reale convive con il mondo delle fiabe.

La Valle delle Fate
La Valle delle Fate – viaggi.nanopress.it

Dici Transilvania e tutto ciò che ti viene in mente sono le parole conte Dracula, orrore, Castello di Bran, Vlad l’Impalatore e Bram Stoker.

Eppure questa regione della Romania non ha da offrire solo racconti macabri, luoghi cupi e tenebrosi e storie intrise di mistero.

Nel cuore della sua lussureggiante vegetazione c’è spazio anche per le storie felici, quelle che sembrano aver ispirato gli autori delle più belle favole per bambini, quelle che sanno farci sognare e tornare piccini.

Uno di questi posti prende il nome di Valle delle Fate, un paesaggio magico e incantato dove sorge un castello fiabesco, il Castello di Argilla delle Fate. Questa è la sua storia.

La storia della Valle delle Fate in Transilvania, dove uomini e fate vivevano insieme

C’era una volta in Transilvania una vallata incantata dove convivevano in pace uomini e fate.

Valle delle Fate
Valle delle Fate – viaggi.nanopress.it

Un giorno a distruggere questo perfetto equilibrio e il clima di serenità che caratterizzava l’avvallamento arrivò un drago, il quale voleva appropriarsi del territorio e farne la sua dimora.

Uomini e fate allora si unirono per combatterlo insieme e proteggere il loro amato territorio, ognuno con i mezzi che aveva a disposizione.

Dopo tre giorni di battaglie terribili, il drago fu finalmente sconfitto. Tutt’intorno però nella valle regnava solo desolazione: la natura rigogliosa che fino a qualche giorno fa qui dominava era stata completamente distrutta e data in fiamme.

Uomini e fate allora, senza più una casa, dovettero migrare altrove. Si salutarono gli uni con le altre, con la promessa che le fate sarebbero tornate non appena la foresta sarebbe ritornata rigogliosa e piena di vita.

La riscoperta della Valle delle Fate

Nel 2014 a Porumbacu de Sus arriva una coppia rumena, Razvan e Gabriela Vasile. Giungono qui perché hanno scelto di lasciarsi alle spalle Bucarest e la vita frenetica e caotica della città. Il loro sogno è realizzare una dimora da sogno, immersa nella natura e totalmente ecosostenibile.

I due vengono a conoscenza della storia della Valle delle Fate e decidono quindi di dare forma al loro sogno proprio nella valle dove un tempo vivevano fate e uomini.

Ma come realizzare un luogo capace di essere adatto a entrambe le specie e che ricordi il mondo fatato? Semplice: utilizzando solo materiali naturali come legno, argilla, acqua, paglia e sabbia.

Castello d'Argilla
Castello d’Argilla – viaggi.nanopress.it

Con l’aiuto dell’architetto Ileana Mavrodin, realizzano quindi una struttura in bioedilizia, funzionale e con ogni comodità.

Il progetto prevedeva l’edificazione di un hotel eco-friendly per i viaggiatori dall’aspetto simile a quello di un castello delle fate con tanto di ristorante che servisse all’interno solo ed esclusivamente prodotti del territorio. Tuttavia, ancora oggi l’idea non si è del tutto realizzata.

Visitare il Castello di Argilla e come raggiungerlo

Oggi il Castello di Argilla della Valle delle Fate (Castel de Lut Valea Zenelor) ricorda un po’ le case degli Hobbit descritte da Tolkien ed è uno dei luoghi più affascinanti e incantati di tutta la Transilvania.

Sono tantissimi i visitatori che attratti dalle sue forme particolari e dalla sua storia incredibile arrivano qui da tutte le parti del mondo.

Il castello infatti, nonostante il progetto non sia ancora completo, è aperto al pubblico ed è visitabile: dalle sue torri si può ammirare il paesaggio della valle che si snoda fino ai Carpazzi, e il magico giardino che circonda tutto l’edificio.

Valle delle Fate, Romania
Valle delle Fate, Romania – viaggi.nanopress.it

Per raggiungere il Castello d’Argilla basta percorrere la strada che porta a Porumbacu de Sus e seguire le indicazioni per Castel de Lut presenti lungo il tragitto.

Per quanto riguarda le fate, qualcuno dice di aver sentito la loro presenza, ma nessuno le ha mai più riviste.

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