Ecco quale sarebbe la regione con la spiaggia più sporca d’Italia (stando a questa classifica) riportata da Ilfattoquotidiano.it. In tanti non si aspettano che sia proprio questa regione quella più colpita.
Il 6 giugno del 2024 l’ex magistrato, esperto in normativa ambientale, Gianfranco Amendola, ha pubblicato un articolo su Ilfattoquotidiano.it che riporta alcune informazioni frutto di dati ufficiali del 2022 che svelerebbero la classifica delle spiagge più sporche. Ecco qual è.
Spiagge italiane sempre più sporche
Dopo avervi parlato del Paese più sporco al mondo, una valanga di immondizia in giro, oggi vi riportiamo alcune informazioni comparse sul celebre giornale e sito web Ilfattoquotidiano.it. Dovete sapere che l’inquinamento delle spiagge italiane è un problema serio e secondo alcuni sarebbe addirittura un problema crescente. In base a quanto riportato dalla fonte, in media ci sarebbero 705 rifiuti ogni 100 metri di costa! E il limite europeo sarebbe di 20.
Se fosse così si tratterebbe senza dubbio di un problema grave, che starebbe influenzando tantissimo l’igiene, gli ecosistemi e anche l’esperienza dei bagnanti. A volte si tratta di oggetti lasciati lì proprio dai bagnanti giornalieri, altre volte di rifiuti che il mare restituisce. Ma ci sono regioni dove il problema sarebbe più grave che in altre zone. Ecco che vi sveliamo di seguito quale sarebbe la regione con la spiaggia più sporca d’Italia secondo la classifica.
La regione con la spiaggia più sporca d’Italia sarebbe proprio questa
In base a quanto riportato dal sito e secondo quanto avrebbe riferito Legambiente nel 2022, le regioni più colpite del nostro Paese sarebbero la Calabria, le Marche, il Friuli Venezia Giulia, la Puglia, l’Abruzzo e il Lazio. E al primo posto di questa classifica si troverebbe proprio la Calabria. Ma da cosa sarebbe costituita la maggior parte di questi rifiuti che invade letteralmente le nostre spiagge italiane?
Si parla principalmente di plastica monouso, oltre che di mozziconi di sigarette e di altri attrezzi, come quelli da pesca abbandonati. E nonostante l’impegno costante dei volontari che intervengono per preservare i nostri litorali, il problema sembra continuare a manifestarsi e non volersi arrestare. Proprio per questo in tanti chiedono l’intervento delle istituzioni, per evitare che questo terribile inquinamento danneggi il patrimonio naturale, con ripercussioni anche per le future generazioni. E secondo alcuni, attualmente le leggi italiane in merito soprattutto alle plastiche monouso sarebbero insufficienti. E anche l’assenza di controlli adeguati e di sanzioni esose contro chi continua ad abbandonare i rifiuti sulle nostre spiagge ha favorito che in molti continuassero a utilizzarle come delle vere e proprie discariche, senza la paura di incorrere a conseguenze legali. E invece servirebbe un intervento adeguato assieme a un maggiore senso civico da parte dei cittadini.