Tra le leggende diffuse in Europa, quella della spada nella roccia è sicuramente una delle più celebri. Intreccia storia e folclore, ha ispirato molte opere nella letteratura e nel cinema. La spada esiste realmente, sapresti dire dove si trova?
Tutti conoscono il mito della storia di Re Artù Pendragon, leggendario condottiero che con la sua spada Excalibur difese l’Inghilterra tra il V secolo e l’inizio del VI. La storia della spada Excalibur in particolare è stata raccontata in molte forme e versioni nel corso dei secoli. Ormai è parte integrante della cultura inglese. E numerosi sono gli adattamenti letterari e cinematografici a lei dedicati. Un’arma simile, anch’essa conficcata nella roccia, esiste davvero e si trova in una regione italiana, scopriamo quale.
La spada nella roccia esiste davvero, ecco dove si trova
Essenzialmente il folclore attorno alla vicenda di Excalibur vorrebbe che la spada fosse stata incantata e saldata in una roccia da Mago Merlino. Solo un prescelto avrebbe potuto assolvere il compito di estrarla, e difatti nobili e cavalieri tentarono invano l’impresa.
Merlino aveva stabilito che colui in grado di tirare fuori Excalibur dalla roccia sarebbe stato il degno Re d’Inghilterra. Solo il giovane Artù Pendragon riuscì con facilità.
In Italia esiste un luogo antichissimo che custodisce anch’esso una spada molto simile. Anche questa arma è incastrata nella roccia e nessuno è mai riuscito a tirarla fuori. Si trova in Toscana, nell’Eremo di Montesiepi.
La leggenda dell’Eremo di Montesiepi
Sebbene non ci sia una diretta connessione tra la leggenda del ciclo bretone e la nostra regione, è davvero incredibile il fatto che la bella Toscana vanti un simile cimelio.
Ci troviamo nella Val di Merse, precisamente a Chiusdino. Un luogo antichissimo reso celebre dall’Abbazia di San Galgano. Nelle immediate vicinanze sorge fin dal 1181 l’Eremo di Montesiepi. Qui secondo gli storici visse San Galgano una volta che si fu ritirato a vita privata.
La spada contenuta all’interno dell’Eremo è proprio quella di Galgano Guidotti, cavaliere originario di Chiusdino. Dopo una vita di battaglie e dissolutezze, Guidotti giunse in questa zona tormentato dai peccati commessi. Dopo l’apparizione sembra di San Michele, il cavaliere decise di spogliarsi di tutti i suoi beni e di cominciare una nuova vita come eremita. In questo senso in molti paragonano la sua storia a quella di un altro santo molto amato che è San Francesco.
La spada venne incastonata in una roccia da lui stesso come se fosse una croce utile per le sue preghiere e da quel momento in avanti è sempre rimasta in questo suggestivo luogo di culto.
La spada nella roccia, è possibile osservarla da vicino?
Nonostante negli anni molti scettici hanno diffuso la voce secondo la quale la spada sarebbe un falso, in realtà sottoposta a numerose analisi avrebbe dato conferma di poter essere collocabile attorno al 1100. L’Eremo sorge attorno alla roccia in cui si trova l’arma di Galgano. Storie e fantasie si intrecciano sulla vita di San Galgano e il ciclo Arturiano.
Come è facile immaginare negli anni in molti hanno cercato di estrarre e rubare la spada senza riuscirci. Per preservarla dunque è ora conservata all’interno di una teca, soprattutto a seguito dell’ultimo tentativo di furto che ha causato la rottura del ferro che si era consumato nei secoli.
L’Eremo di Montesiepi è visitabile ogni giorno dalle ore 9:00 alle 18:00. L’ingresso al luogo sacro, è gratuito.
La visita è un’ottima opportunità per una tappa anche all’Abbazia di San Galgano, luogo altrettanto evocativo. Anche in questo caso le visite sono consentite tutti i giorni con orari che variano a seconda della stagione. L’ingresso è consentito previo pagamento di un biglietto di 4€.
Eremo ed Abbazia si trovano nel comune di Chiusdino, a circa 20 chilometri da Siena. Considerata la sua posizione è raggiungibile in auto.