C’è una regione italiana dove nascono meno bambini e la percentuale rivela che non hanno nemmeno un figlio a testa. Ecco di quale si tratta.
Negli ultimi giorni si sta molto parlando di come l’Italia è uno dei Paesi con il maggior numero di abitanti che superano i 65 anni. E di come, l’andamento sta andando sempre più ad intensificarsi.
Di conseguenza, secondo degli studi, se si continua su questa scia, entro il 2100, il nostro Paese sarà il più vecchio del mondo, in quanto ci saranno più anziani che giovani che popoleranno le città italiane.
La regione italiana con meno bambini
Un dato molto preoccupante è quello della mancanza di giovani dai 18 ai 40 anni, che per via della mancanza di lavoro e per via degli studi e delle specializzazioni ottenute al di fuori dal nostro stato, tendono ad emigrare.
Questo fenomeno, fa si che l’età media della popolazione italiana sia al di sopra dei 65 anni. E che le persone che hanno superato quest’età tendono ad essere in proporzione maggiore rispetto ad adolescenti e adulti al di sotto dei 40 anni.
Inoltre, secondo un’indagine svolta dall’Istat, nel 2021, si è notato che il nostro Paese, negli ultimi anni ha avuto un calo delle nascite. Dovuto anche dall’innalzamento dell’età in cui le donne diventano mamme.
Fino a qualche anno fa, intorno al 2000, l’età media di una donna diventata mamma per la prima volta si aggirava sui 20-25 anni. Adesso invece, il dato si è spostato su un’età tra i 31 e 33 anni.
Questo ha fatto si, che, per via di problemi che possono insorgere dalla gestazione, le famiglie non tendono a procreare se non più di più bambini a testa e sono rari coloro che superano i tre figli.
I dati Istat
In particolare, il tasso di natività è minore in una regione italiana molto ambita come meta estiva dove le donne non hanno nemmeno un figlio a testa ed è considerata la regione con meno figli.
Stiamo parlando della Sardegna, dove soltanto una donna su cinque ha un figlio diversamente da altre regioni, dove invece le donne sembrano essere più pronte per mettere su famiglia.
Tra queste al primo posto abbiamo il Trentino Alto-Adige seguito dalla Campania e dalla Sicilia, ma nella fattispecie, nelle regioni del Nord, sembra esserci più natalità rispetto al Sud.
Questo divario, sembra essere dovuto anche al tenore di vita e alle opportunità lavorative e al salario, in particolare dovuto ad alcune regioni del Settentrione che confinano con altri stati dell’Unione Europea.
Molti cittadini dell’Emilia-Romagna, lavorano nello stato di San Marino e percepiscono un salario maggiore rispetto a quello offerto in Italia come anche molti cittadini del Trentino Alto-Adige, lavorano in Svizzera o alcuni cittadini Liguri hanno trovato lavoro in Francia.
Nonostante abbiano trovato lavoro fuori dall’Italia, questi cittadini della Penisola, non si sono trasferiti nel Paese dove svolgono la loro attività e di conseguenza vivono in Italia vivendo più agiatamente e potendo permettersi di mettere su una famiglia numerosa grazie anche ad un salario cospicuo.