La regione italiana con più Patrimoni Unesco, insospettabile: chi c’è sul podio

C’è una regione italiana che ha il primato di avere più Patrimoni Unesco. Ecco di quale si tratta.

Lombardia regione con piu patrimoni
La regione con più Patrimoni – viaggi.nanopress.it

Nel mondo ci sono tantissimi posti che vengono visitati per la loro importanza storica e naturale e proprio per questo sono salvaguardati a tal punto da essere definiti Patrimoni dell’Unesco.

L’Unesco è l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura e designa come proprio patrimonio qualsiasi luogo che è ritenuto importante per tutti gli uomini e non solo per i cittadini avente un valore universale.

I Patrimoni Unesco: la maggior parte si trovano in Italia

Tutti i posti sono iscritti nella lista di Patrimonio Unesco devono in quanto Patrimonio Mondiale, essere protetti seguendo alcune norme con delle misure istituzionali e tradizionali per la loro salvaguardia.

L’Italia, è il Paese mondiale con maggior numero di Patrimoni Unesco che presenta ben 58 siti designati come tali tra cui troviamo le Dolomiti, l’intera città di Verona, la Costiera Amalfitana, Castel del Monte, il centro storico di Napoli e il centro storico di Roma.

Patrimoni Unesco: ecco la regione con il maggior numero
Patrimonio Unesco – viaggi.nanopress.it

Non tutti sanno però che di questi 58 siti considerati Patrimoni dell’Umanità c’è una regione che detiene il maggior numero di essi in quanto al suo interno ce ne sono ben 11 di tutti questi.

Il primato della regione con più Patrimoni dell’Umanità

Stiamo parlando della Lombardia che detiene il primato come regione italiana con maggior numero di Patrimoni Unesco. E alcuni di questi sono più famosi mentre altri meno ma vale la pena conoscerli e questi sono:

  • Il Bernina Express della Ferrovia Retica, conosciuto come il trenino rosso per il suo colore. Costruito nel 1904 ha avuto la designazione di Patrimonio Unesco nel 2008.
  • I siti palafitticoli preistorici dell’Arco Alpini, inseriti nella lista nel 2011 per via dell’innovazione dell’epoca dal punto di vista tecnologico.
  • L’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, il famoso dipinto conservato nella Basilica di Santa Maria delle Grazie a Milano è iscritto nella lista Unesco dal 1980 assieme al convento e alla stessa basilica.
  • Le incisioni rupestri in Val Camonica e il suo parco nazionale, che attestano usi e costumi religiosi degli abitanti del luogo nella preistoria.
  • Il villaggio operaio di Crespi d’Adda, esempio dei villaggi operari che si sono formati tra i XIX e XX secolo.
  • Mantova e Sabbionetainserite nella lista per via delle loro opere urbane, architettoniche e artistiche Rinascimentali.
Patrimoni Unesco: ecco la regione con il maggior numero
L’Ultima Cena – viaggi.nanopress.it
  • Le mura di Bergamo alta, chiamate anche mura venete in quanto inserite nel sistema di fortificazione ideato dalla Serenissima Repubblica di Venezia.
  • Il “saper fare” liutario cremonese, ossia l’arte di realizzare strumenti ad arco secondo le tradizioni dei liutai del XVI secolo.
  • I luoghi di potere dei Longobardi in Italia, tra cui troviamo il Monastero di Santa Giulia a Brescia.
  • I nove Sacri Monti prealpini, Varallo, Crea, Orta, Varese, Oropa, Ossuccio, Ghiffa, Domodossola e Valperga, beni naturalistici dotati di complessi di cappelle e architetture sacre.
  • Monte San Giorgio,  gruppo montuoso situato tra il Canton Ticino e la provincia di Varese nominato bene Unesco nel 2010 per la sua storia geo-paleontologica e al ritrovamento di fossili che hanno permesso di studiare l’evoluzione di alcuni organismi marini in modo dettagliato.
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