La porta del paradiso, potrai sfiorare il cielo e ammirare un panorama unico

La porta del paradiso, un luogo unico e mistico tra i più inaccessibili al mondo. Ecco la storia di questo posto lontano e misterioso.

Katskhi Pillar porta del paradiso
Katskhi Pillar, la “porta del paradiso” – viagi.nanopress.it

Esistono luoghi al mondo sconosciuti ai più, inarrivabili e sperduti. Questo è uno dei motivi che li rende però affascinanti e unici, come questo luogo inaccessibile con un panorama unico.

Qui di sembrerà di sfiorare il cielo con un dito, un viaggio alla riscoperta di se stessi in un luogo mistico che è diventato ad oggi anche un luogo di culto.

Si trova in Georgia ed è chiamato “porta del paradiso” proprio per la sua altezza e la sua inaccessibilità. Andiamo a scoprire questo luogo misterioso e la sua affascinante storia.

La porta del paradiso, la piccola chiesa che sfiora il cielo

In Georgia, a circa 10 chilometri dalla città di Chiatura, si trova uno scenario incredibile, un luogo affascinante e mistico, tanto sorprendente da non sembrare reale.

Qui infatti, si trova il Katskhi Pillar, un pilastro naturale enorme che arriva a un’altezza di ben 40 metri. Si tratta di un monolite calcareo, che sembra letteralmente immerso tra le nuvole.

Katskhi Pillar porta del paradiso
Katskhi Pillar – viagi.nanopress.it

Attorno, una folta vegetazione, che crea un paesaggio quasi surreale alla vista. Come se non bastasse, in cima al monolite, si vede a malapena una piccola chiesa che pare sospesa in cielo. Questa chiesetta si è guadagnata l’appellativo di “porta del paradiso” proprio perché sembra toccare il cielo, e per la sua inaccessibilità ai più.

Si tratta di un luogo mistico e affascinante, sede di miti e leggende e considerato dagli abitanti locali come Pilastro della vita, poiché è proprio qui che gli asceti nel corso dei secoli si sono rifugiati per vivere esperienze spirituali.

Non si hanno notizie certe su come e chi ha costruito quella piccola costruzione in cima al monolite, ma negli anni è diventata man mano un luogo di culto.

Katskhi Pillar come luogo di culto

Quando il cristianesimo si diffuse in Georgia nel X secolo, la chiesetta diventò presto l’abitazione di monaci asceti, e si diceva che fu costruita nel VI secolo in onore del monaco teologo bizantino Massimo il Confessore.

Poi però, questo luogo fu dimenticato per secoli, fino a tempi più recenti. Nel 1944 infatti, un gruppo di alpinisti scalò quel monolite e scoprì così la chiesetta.

L’edificio fu restaurato e riprese la sua funzione di luogo di culto, solo a partire però dagli anni ’90. Ad oggi, la costruzione è una chiesa ortodossa ed è abitata dal 1995 dal monaco ortodosso Maxime Qavtaradze.

Katskhi Pillar porta del paradiso
Katskhi Pillar – viagi.nanopress.it

Questo sacerdote vive la sua vita in assoluta solitudine e raccolto in preghiera, scendendo dal pilastro solo una volta a settimana, e per farlo deve scendere ben 131 scalini.

Il luogo mistico e inaccessibile è diventato oggetto di pellegrinaggio da parte dei fedeli ortodossi che si recano in quel luogo sconosciuto con lo scopo di avvicinarsi al paradiso. Il pellegrinaggio dei visitatori però non è consentito fino alla cima del monolite.

E’ quindi impossibile vedere la chiesa, ma si può salire per una prima parte del gigantesco pilastro, fino a dove si trova una croce incastonata nella roccia del VI secolo. Qui ci si può fermare e pregare, alla ricerca del paradiso.

Diverso invece, il discorso per i sacerdoti uomini, a cui invece è consentito di salire fino alla cima. Si tratta di un percorso impervio e pericoloso, ma che i sacerdoti ritengono necessario per avvicinarsi al paradiso.

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