La piccola città medievale italiana nota per il suo patrimonio e la sua architettura

C’è un grazioso borgo noto per edifici di pregio ed il grande patrimonio culturale. La piccola città medievale ricca di storia, si trova nel nostro paese ed è davvero incantevole.

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Piccola città medievale – viaggi.nanopress.it

In una regione molto amata, ricca di territori che raccontano la lontana storia medievale, uno in particolare è molto affascinante. Nonostante le dimensioni non particolarmente estese è un borgo davvero delizioso. Visitarlo è una vera passeggiata nella storia e nella cultura, l’ideale per una breve gita in questa primavera. Soprattutto è legato ad alcune note vicende storiche e politiche. Scopriamolo insieme.

La piccola città medievale italiana, ecco come si chiama

Ci troviamo nel Lazio, territorio assai ricco di borghi e piccole città tutte meritevoli di una visita per l’incredibile quantità di luoghi storici e siti archeologici di grande interesse. Basterebbe già solo citare la zona dei Castelli Romani per spiegare l’incredibile patrimonio culturale, eppure ci sono molti altri luoghi ideali per una piccola gita di un paio di giorni.

Uno di questi è Anagni. La piccola città medievale nota anche come Città dei Papi. Non era Castel Gandolfo la seconda residenza pontificia? Sì esatto, eppure anche questo borgo è molto legato alle vicende vaticane per almeno due motivi.

Il primo è l’aver dato i natali a ben quattro Papi: Alessandro IV, Bonifacio VIII Innocenzo e Gregorio IX. Il secondo è l’episodio storico noto come Schiaffo di Anagni. Il 7 settembre 1303, Papa Bonifacio venne trattenuto in città da un gruppo capeggiato da Gugliemo Nogaret, giurista francese, e sottoposto a varie umiliazioni.

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La piccola città medievale – viaggi.nanopress.it

Lo schiaffo si intende come morale, anche se alcuni storici non escludono che il pontefice possa essere davvero stato colpito da Giacomo Colonna. Il motivo di tali soprusi era il tentativo di costringere Bonifacio a ritirare la bolla Super Petri solio, che serviva a scomunicare il Re di Francia Filippo IV e poi abdicare. Il Papa venne poi liberato grazie all’intervento dei cittadini. L’episodio è citato dallo stesso Dante nella Divina Commedia.

Ad oggi Anagni è ritenuto uno dei borghi più belli del Lazio, sebbene sia una meta meno blasonata. Inspiegabilmente, considerato l’enorme quantità di luoghi da visitare. Innanzitutto essendo le sue origini antichissime (la leggenda lo voleva come un nucleo creato dal Dio Saturno in persona) nei suoi sotterranei nasconde diversi reperti. Si possono ancora ammirare antiche mura romane, delle cisterne ed anche delle grotte che nel periodo natalizio vengono utilizzate come scenografia per il presepe.

Il patrimonio culturale e architettonico di Anagni

La bellezza di questo borgo è tutta nel suo centro storico, la zona più antica. Qui troverete il celebre Duomo di Santa Maria Annunziata. Vero simbolo della città e costruito dove prima sorgeva un tempio cristiano. Conserva la celebre Cripta di San Magno, una serie di affreschi che narrano la nostra storia, dalla formazione dell’universo all’Apocalisse. Inoltre è il luogo più ricco del borgo tra reperti antichi, libri e gioielli.

Rimanendo in tema di Chiese, da visitare sicuramente anche Badia di Santa Maria della Gloria un monastero attualmente in fase di restauro. E ancora la Chiesa medievale di Sant’Andrea, dove si trova la Cripta di San Vito e la Chiesa di Sant’Angelo. Ultime, ma non per importanza, il Monastero di San Pietro a Villamagna e la Chiesa di San Pancrazio. Quest’ultima in particolare conserva diverse statue risalenti al 1600.

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Anagni – viaggi.nanopress.it

Naturalmente Anagni nonostante l’incredibile eco vaticano non è solo architettura religiosa. Diverse sono le architetture civili di pregio, alcune molto curiose. Come Casa Barnekov, che apparteneva all’omonimo pittore svedese. L’artista visse qui e decorò la facciata dell’abitazione con diverse pitture e lapidi. Camminando tra le belle vie del borgo si scorgono diversi palazzi storici come Coletti Conti, molto celebre perché le sue facciate sono decorate con degli affreschi. O Palazzo Trajetto, in passato di proprietà del solito Bonifacio VIII e Palazzo Vigna Conti che ha degli esterni davvero notevoli.

Sicuramente una tappa non potrà mancare al Palazzo Comunale, uno dei migliori esempi dell’architettura romanica e lombarda, decorato con tutti gli stemmi delle casate nobiliari della città. Soprattutto perché da lì si raggiunge facilmente Piazza Cavour, meta preferita dai turisti in quanto punto panoramico migliore della zona. Basterà affacciarsi per vedere l’intera Valle del Sacco.

I sapori del Lazio, dove mangiare nella piccola città medievale

Come molte zone del Lazio, anche Anagni è famosa per la buona tavola. Probabilmente il momento ideale per organizzare una gita è durante uno dei numerosi eventi che la animano durante il mese di agosto. Si inizia con la Festa di San Magno, prevista intorno al 19 e poi si prosegue con il Palio delle Contrade e il Festival del Teatro Rinascimentale.

Per la degustazione dei piatti tipici di zona invece c’è l’imbarazzo della scelta in ogni momento dell’anno. Il Ristorante del Gallo è un’istituzione fin dal 1700. Qui si può assaggiare il famoso Timballo di Bonifacio. Un timballo di fettuccine al sugo con polpettine di carne, rivestito da fette di prosciutto crudo.

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Timballo di Bonifacio – viaggi.nanopress.it

Altra specialità è la ciambella ciociara, chiamata anche ciàmmella: farina di grano tenero, lievito e semi di anice per un aroma unico. E ancora il celebre PanPepato, un dolce composto di miele, frutta secca, cioccolato. L’origine del nome è triplice: chiamato così perché preparato per membri di ordine ecclesiastico, ma anche perché speziato o ancora perché la forma a cupola ricorda la papalina indossata dai prelati.

Il tutto accompagnato da un buon bicchiere di Passerina del Frusinate.

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