La passeggiata in un tunnel pieno di glicini, un luogo romantico in Italia

Il risveglio della primavera ci spinge a voler viaggiare di più. E la passeggiata in questo tunnel romantico ricco di glicini, ci regala uno spettacolo unico. Si trova in Italia ed è un’autentica meraviglia.

Tunnel pieno di glicini
Tunnel pieno di glicini – viaggi.nanopress.it

La primavera, una stagione che forse mette tutti d’accordo. Il momento del risveglio della natura e del suo spettacolo unico: in Italia in questo periodo molti luoghi vengono valorizzati da questa esplosione di colori ed odori.

Non è da meno questo luogo unico, si potrebbe dire fatato, che ospita una lunga passeggiata di profumati glicini ed offre una vista suggestiva. Una piccola gemma della natura all’interno di un luogo altrettanto bello ed amato in tutto il mondo. Scopriamo insieme quale.

Una pianta elegante

Le sue sfumature di colore così delicate la rendono una pianta famosa in tutto il mondo, simbolo di eleganza, venerato nell’estremo oriente fin dall’antichità, il glicine è spesso associato alla longevità e all’immortalità. È una delle piante più amate e seminate nel periodo primaverile per il suo profumo intenso e nel linguaggio dei fiori rappresenta un autentico portafortuna contro le avversità. Per questo si regala solitamente alle persone care.

Lo spettacolo della sua fioritura in un luogo magico

Il suo lungo pergolato ricco in sfumature dal viola al lilla è il più famoso della città: siamo a Firenze e precisamente a Villa Bardini, un’autentica perla nel cuore della culla del Rinascimento.

fioritura glicine Firenze
Fioriture glicine – viaggi.nanopress.it

Nota anche come Villa Belvedere, poiché offre dal suo giardino una vista panoramica mozzafiato di Firenze, è un’oasi che attira gli amanti della natura fin dal lontano cinquecento. Il suo pergolato di glicine è a dir poco maestoso: lungo 70 metri e largo 4, raggiunge la sua piena fioritura di solito a metà aprile.

Passeggiare lungo il tunnel

Il periodo migliore per organizzare una visita a Villa Bardini è tra metà aprile e maggio, quando il glicine è al massimo della sua bellezza. Diciamo che è possibile ammirarlo per circa dieci giorni. Le varietà presenti sono tre: Wisteria Floribonda nelle varietà Black Dragon, Royal Purple anche nella varietà Showa Beni con fiore rosa e Wisteria Prolific, che con i suoi fiori viola è quella più comune.

Il giardino è aperto tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 16:00 con ultimo ingresso alle ore 15:00. Ad aprile e maggio si protrae fino alle 18:00. Il biglietto di ingresso è cumulativo con quello per l’altrettanto splendido Giardino di Boboli e sono inoltre ammessi gruppi di visita fino a 28 persone. Non abbiate paura: qualora non vi fosse possibile recarvi in visita, lo spettacolo del glicine è visibile anche via webcam dal sito di Villa Bardini.

Il luogo dove è sempre primavera

Nata nel cinquecento e dedicata a svago e riposo, Villa Bardini si compone di tre giardini diversi: il giardino all’italiana, il bosco all’inglese ricco di elementi esotici ed il parco agricolo. In tutto contiamo quattro ettari di bosco, incastonato tra alte mura medievali. Fin dalla sua nascita, Villa Belvedere è appartenuta a diverse famiglie fino all’avvicendarsi nel novecento della famiglia Bardini. In particolare fu Stefano, il “principe degli antiquari” a portarla al suo massimo splendore.

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Tunnel del glicine – viaggi.nanopress.it

Oltre i glicini questo luogo incantato vanta la presenza di diverse fioriture: le pregiate rose di diverse varietà nel periodo di giugno e settembre, sessanta varietà di ortensie da maggio a luglio. Una collezione di camelie che fioriscono a marzo, ed erbacee ed iris ad aprile e giugno e poi ad agosto e novembre. Una menzione anche per gli alberi da frutto: tra marzo e aprile si possono ammirare piantagioni di mele, pere e pesche. Vi sembrerà di camminare in un dipinto di Botticelli.

Quando natura e cultura si incontrano

Villa Bardini è curata dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, nata con l’obiettivo di restaurare questa e anche la villa Peyron di Fontelucente e progettare, restaurare e gestire complessi museali ed immobili, al fine di trasformarli in luoghi che possano ospitare mostre e svolgere attività di studio e ricerca. Villa Bardini infatti oltre al maestoso spettacolo naturale ospita anche diverse mostre ed eventi.

Attualmente è possibile visitare l’esposizione dedicata ad Elliott Erwitt ed è in programma dal 6 al 27 marzo un ciclo di lezioni gratuito per gli insegnanti, su paesaggio e crisi climatica.

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