Cappella Sistina, dopo 500 anni scoprono un preziosissimo capolavoro nascosto

La Cappella Sistina è la protagonista di questa nuova scoperta che ha dell’incredibile. Un nuovo disegno preparatorio è stato appena ritrovato dagli esperti d’arte rinascimentale ed è uno dei pochi ancora esistenti.

Cappella Sistina
Cappella Sistina- viaggi.nanopress.it

La Cappella Sistina è uno dei tesori più preziosi dei Musei Vaticani. Chiunque vada a Roma non può non fare tappa qui e lasciarsi stupefare dalla bellezza di quest’opera d’arte unica al mondo.

É famosa in ogni dove per gli incredibili affreschi di Michelangelo. Parliamo nello specifico della parete del Giudizio Universale e della volta della Cappella i cui affreschi raccontano le storie della Genesi e dell’Antico Testamento.

Pur avendo ultimato i suoi lavori nel Cinquecento, oggi Michelangelo torna a far parlare di sé e dei suoi capolavori.

La Cappella Sistina e il nuovo disegno preparatorio ritrovato

Nel 2014 un collezionista europeo, il quale ha sempre voluto rimanere nell’anonimato, entra in possesso di un disegno dopo averlo acquistato in privato. Qualche tempo dopo l’uomo invia una fotografia di questo disegno allo studioso d’arte rinascimentale Paul Joannides tramite intermediari.

Si tratta di uno schizzo che rappresenta un uomo nudo rivolto di spalle. Nulla di nuovo, in realtà, visto e considerato che già da qualche tempo i critici d’arte erano a conoscenza della sua esistenza. Il disegno fino a quel momento era stato infatti datato al XVI secolo e attribuito a Rosso Fiorentino.

Serpente di bronzo di Michelangelo
Serpente di bronzo di Michelangelo – viaggi.nanopress.it

Il perché quest’uomo abbia inviato la foto a Joannides resta sconosciuto, ma questo gesto ha portato il mondo intero a venire a conoscenza di una nuova scoperta.

Nel vedere l’immagine, Paul Joannides, professore di storia dell’arte dell’Università di Cambridge ed esperto di opere michelangiolesche, nota che il disegno non gli è affatto nuovo.

Ricorda infatti di averlo già osservato in uno scatto in bianco e nero anni prima, all’interno della Witt Library del Courtauld Institute of Art a Londra.

A questo punto decide di analizzarlo meglio e di studiarlo più da vicino, e ciò che ne è venuto fuori ha dell’incredibile.

Lo schizzo rappresenta una figura dell’Adorazione del serpente di bronzo

Dagli studi di Joannides, pubblicati sulla rivista Burlington Magazine, è emerso che il disegno a gesso rosso rappresenta lo schizzo di una delle figure che lottano contro i serpenti nella scena dell’Adorazione del serpente di bronzo contenuta in uno dei pennacchi che narrano le vicende del Vecchio Testamento sul soffitto della Cappella Sistina.

L’abbozzo quindi potrebbe, secondo l’esperto, risalire al 1512, ovvero a qualche anno prima che Michelangelo ultimasse la parte finale della volta.

Adorazione del serpente di bronzo
Adorazione del serpente di bronzo – viaggi.nanopress.it

Il disegno ritrovato mostra la figura maschile posizionata però in modo diverso rispetto a quello con il quale è stata effettivamente dipinta.

Dallo schizzo sembrerebbe infatti che l’uomo nudo avrebbe dovuto essere dipinto in orizzontale. In realtà, invece, il giusto modo con il quale osservare il disegno è ruotarlo di 90° in senso orario. Lo stesso Michelangelo aveva realizzato delle linee sul margine destro che gli avrebbero poi ricordato come orientare la figura da dipingere.

Il disegno, inoltre, dà un ulteriore conferma del fatto che Michelangelo avesse più a cuore il dinamismo delle sue figure piuttosto che la fedeltà anatomica.

Nel guardare l’uomo nudo infatti si possono notare piccoli difetti in fatto di anatomia come per esempio una coscia troppo lunga o delle vertebre rappresentate in modo leggermente inverosimile.

Un reperto raro

La scoperta di questo disegno preparatorio, erroneamente attribuito in precedenza, è di fondamentale importanza per la storia dell’arte e non solo. Sarebbe infatti uno dei pochissimi e rari bozzetti disegnati per la volta della Cappella Sistina ancora in circolazione.

Michelangelo infatti aveva bruciato prima di morire moltissimi dei suoi disegni e schizzi. L’unico luogo dove oggi sono ancora visibili alcuni bozzetti dell’artista è Casa Buonarroti a Firenze, la casa natale di Michelangelo adibita a museo.

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